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Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, apre alle partite in chiaro: “Partite in chiaro? Non escludo interventi normativi”

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Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, è intervenuto ai microfoni di Tg2 Post, esprimendo soddisfazione per la ripartenza del campionato

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, è intervenuto ai microfoni di Tg2 Post, esprimendo soddisfazione per la ripartenza del campionato.

Queste le sue parole:

“La preoccupazione continua ad esserci, la stessa preoccupazione che ci ha portato al senso di responsabilità. Nel momento in cui eravamo in difficoltà con le terapie intensive subivo le pressioni del mondo del calcio. Oggi che tutto il paese riparte è giusto che il calcio sia il simbolo della ripartenza. Sono contento che si riparta dalla Coppa Italia, che verrà trasmessa in chiaro e sono contento se si potrà essere all’Olimpico per la finale il 17, a 50 anni da Italia – Germania”.

Sulla Serie B e la Lega Pro:

Ieri quando abbiano fatto l’incontro erano presenti i presidenti di Lega B e Lega Pro. Il presidente della Lega Pro ha manifestato dei problemi, ma di questo se ne deve occupare la Figc. Sicuramente per ripartire bisogna rispettare i protocolli. Questo vale per tutti”.

Sulla diretta in chiaro:

“Abbiamo due necessità: una sanitaria ed evitare che l’apertura del campionato produca assembramenti e di rispetto dell’ordine pubblico, abbiamo visto la contrarietà di alcune tifoserie alla ripartenza. Nei prossimi giorni proverò la mediazione con i broadcaster per la diretta televisiva e non escludo un intervento normativo. Io cerco sempre di dialogare, ma se dalla parte opposta trovo resistenza, allora mi assumo le mie responsabilità”.

Sui collaboratori sportivi:

“Pochi minuti fa abbiamo terminato i contatti con il ministro dell’Economia. La prossima settimana riusciremo a pagare tutte le indennità per i collaboratori sportivi, sia quelle mancanti di marzo che automaticamente quelle di aprile e maggio. So che il calcio è una delle maggiore industria del paese, ma so anche che il calcio va riformato perché parecchie società sono molto indebitate e vivono in una bolla“.

Sulle altre ripartenze:

“Quasi tutti gli sport sono ripartiti. Ciò che manca è l’attività amatoriale degli sport di contatto, come il calcetto e le scuole danza. L’augurio è che nel dpcm che entrerà in vigore dopo il 15 giugno possano ripartire anche questi settori. Se la curva dei contagi ci continuerà a dare notizie positive lo faremo. Io di solito vado a correre, ma non rivelo dove altrimenti potrei trovarmi delle persone”.

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