ESCLUSIVA – L’ex capitano Francesco Montervino: “Vorrei rivivere Genoa Napoli, un’emozione indimenticabile. Tornare al Napoli da dirigente? Amo la maglia azzurra…”
ESCLUSIVA – L’ex capitano Francesco Montervino: “Vorrei rivivere Genoa Napoli, un’emozione indimenticabile. Tornare al Napoli da dirigente? Amo la maglia azzurra…”
ESCLUSIVA – L’ex capitano Francesco Montervino: “Vorrei rivivere Genoa Napoli, un’emozione indimenticabile. Tornare al Napoli da dirigente? Amo la maglia azzurra…”
Francesco, cominciamo dal recente passato. Gattuso ĆØ riuscito nellāimpresa di portare a casa un trofeo in una delle stagioni piĆ¹ difficili dellāera De Laurentiis. Nemmeno Sarri con la sua macchina perfetta ed il plurititolato Ancelotti ci erano riusciti. Come te lo spieghi?
āProbabilmente Gattuso ĆØ riuscito ad incarnare da subito quello che ĆØ lo spirito partenopeo, ciĆ² che alla gente in qualche modo serviva ritrovare dopo la delusione per il mancato raggiungimento dello scudetto con Sarri. Altre delusioni sono poi arrivate con Ancelotti. Tante le partite steccate, in un campionato che si rivelava non allāaltezza delle aspettative. Gattuso ha sofferto nel primo mese e mezzo, dopodichĆØ ĆØ stato capace di capire cosa serviva per far tornare il Napoli a certi livelli. Va dato merito a questo ragazzo, che oggi incarna pienamente la mentalitĆ napoletanaā.
Torniamo indietro nel tempo. Sei stato sei anni a Napoli, vivendo prima lāesperienza del fallimento della societĆ , poi la rinascita, diventando anche capitano di una squadra che ha emozionato. Qual ĆØ il momento della tua carriera in maglia azzurra che vorresti rivivere? Dovendo scegliere, chi porteresti con te dei tuoi ex compagni di squadra?
āSebbene abbia disputato partite ben piĆ¹ importanti, ad esempio con la Juventus, con il Milan, con il Benfica in Europa, il giorno che vorrei rivivere ĆØ senza dubbio il 10 giugno 2007, quando si giocĆ² quel Genoa Napoli che segnĆ² il ritorno in Serie A. Equivale alla vittoria di uno scudetto, fu una giornata indimenticabile. La partita in assoluto piĆ¹ emozionante, che resterĆ sempre impressa nella mia mente.
I compagni di squadra che porterei? Quelli ai quali sono piĆ¹ legato sono Inacio PiĆ , con cui ho condiviso anche lāesperienza in Serie C, e Paolo Cannavaro. Con entrambi ho condiviso traguardi importanti. Due compagni di avventura splendidi che porterei con me a rivivere la partita di Genovaā.
Questāanno lo spogliatoio ĆØ sembrato spaccato per varie questioni, tra le quali le scadenze contrattuali. In che modo saresti intervenuto per mantenere serenitĆ ? Eā sufficiente lāintervento del capitano o ĆØ necessario uno zoccolo duro formato da piĆ¹ āsenatoriā per tenere il gruppo in armonia?
āEā chiaro che ĆØ difficile oggi dare un giudizio da fuori. Bisognerebbe viverle certe situazioni per capire qual ĆØ la giusta soluzione. Indubbiamente credo che un capitano da solo possa far poco. Serve sempre un gruppo solido. Nel periodo in cui ero al Napoli, ero io che portavo la fascia, ma cāera uno spogliatoio importante. Oltre a me, cāerano Paolo (Cannavaro, ndr), El Pampa, Bucchi, CalaiĆ² e tanti altri, che hanno contribuito tanto quanto me. Non basta solo il capitano. Serve anche una societĆ forte che si affidi a un gruppo di giocatori dei quali si fidaā.
Stasera il Napoli ĆØ di scena a Verona. Che partita ti aspetti tatticamente?
āComplessa. SarĆ molto difficile perchĆ© il Verona di Juric sta dimostrando di saper fare calcio a certi livelli. In questo momento sono in zona Europa, pertanto non vorranno perdere questa occasione. Poi sappiamo tutti che sapore ha la partita Verona Napoli, quindi indubbiamente sarĆ una partita molto complessa. Tatticamente non sarĆ facile perchĆ© il 3-4-3 di Juric non si sposa benissimo con il 4-3-3 di Gattuso. A livello di uscite tattiche ci sarĆ tanto da divertirsiā.
Sei stato dg del Nola per un anno, ottenendo lāottavo posto. Un piazzamento inaspettato ad inizio stagione. La strada tua e quella del Napoli si incroceranno nuovamente? Hai mai avuto modo di parlare di tale eventualitĆ con il presidente?
āGuarda, in veritĆ con il presidente in particolare non ho mai parlato. Ho avuto modo di chiacchierare con qualcuno del suo entourage e tante volte ho parlato con il figlio Edoardo.
Se fino ad oggi non mi hanno contattato ĆØ perchĆ© hanno reputato altri piĆ¹ idonei. Ma il Napoli sa dove sono. Qualora dovesse avere bisogno di una persona corretta e che ci tiene alla maglia azzurra, sa dove trovarmiā.