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Mondragone: dichiarata la zona rossa, tensione tra italiani e comunità bulgara

Mondragone: dichiarata la zona rossa, nel quartiere dei “Palazzi Cirio” per un focolaio di CoVid, tensione tra gli italiani e la comunità bulgara, epicentro del focolaio

Mondragone: dichiarata la zona rossa, nel quartiere dei “Palazzi Cirio” per un focolaio di CoVid, tensione tra gli italiani e la comunità bulgara, epicentro del focolaio.

Sale la tensione a Mondragone, in provincia di Caserta. I cittadini sono scesi in strada per manifestare, con forza, il proprio dissenso contro i disagi che, da anni, arrecherebbe la comunità bulgara. Continua a crescere il numero dei positivi al Covid-19 nella comunità bulgara di Mondragone, man mano che vengono analizzati i tamponi eseguiti in questi giorni sui residenti nella zona dei “palazzi Cirio“.

In questo complesso residenziale 43 persone sono risultate positive al Covid-19. Sono quasi tutti bulgari di etnia rom. Le autorità hanno istituito una zona rossa nel caseggiato.

È previsto il trasferimento al Covid Hospital di Maddaloni, ma convincere i pazienti ad accettare il ricovero, però, non sempre è semplice. Quelli che restano a Mondragone sono tenuti costantemente sotto controllo, si spera così di contenere e spegnere il focolaio. Ma gli abitanti hanno fatto numerose ù segnalazioni di fughe dalla zona rossa. Con il rischio, concreto, di diffondere di nuovo virus. Tre braccianti e altri 5 residenti sono stati intercettati dalle forze dell’ordine, ed è atteso l’esito dell’esame di laboratorio.

I residenti hanno tentato di forzare il blocco delle forze dell’ordine e ci sono poi stati tafferugli tra italiani e bulgari. Un bulgaro ha lanciato una sedia dal balcone, con italiani che hanno reagito lanciando pietre e sfondando i finestrini delle auto degli stranieri.

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