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Barcellona- Napoli: “ Preoccupano i numeri elevati dei contagi di Covid 19, rispunta l’ipotesi del campo neutro”

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Barcellona – Napoli: rispunta l’ipotesi del campo neutro

Ormai ci siamo manca meno di un mese al match di ritorno di Champions league Barcellona-Napoli.

Una partita molto attesa dai tifosi azzurri.

Secondo quanto confermato dalla UEFA il match di ritorno si dovrebbe svolgere al Camp Nou.

Ma, visti gli avvenimenti delle ultime 24 ore, è probabile che gli azzurri non potranno atterrare in Catalogna.

Ed in effetti le notizie proveniente da terra Catalana non sono affatto incoraggianti.

Come riportato dai tg nazionali, la regione spagnola ha registrato un eccessivo numero di positivi al Covid-19.

938 persone sono risultate infette dal virus nelle ultime 24 ore, e di queste 250 provengono dal distretto sanitario di Barcellona.

Nelle ultime 24 ore la Spagna ha purtroppo registrato quasi nuovi 1000 casi di Covid-19 di cui 246 rilevati a Barcellona, 199 a Lleida e 138 a Segrià.
Numeri preoccupanti ed allamarmanti , spiega il Dipartimento della Salute.

Tuttavia gli elevati numeri  sono anche dovuti ad un incremento del numero dei test effettuati , soprattutto sulle persone asintomatiche .

La situazione insomma è da monitorare, considerando che il Napoli il 7 agosto sarà a Barcellona per la sfida di Champions.

Chissà che alla fine non si scelga di giocare in campo neutro per evitare rischi .
Il presidente blaugrana Bartomeu potrebbe pertanto veder sfumare la possibilità di giocare in casa propria la gara di ritorno degli ottavi di finale:

dopo aver ottenuto inizialmente il consenso dalla UEFA a giocare al Camp Nou, Bartomeu aveva intenzione anche di far entrare allo stadio un numero piuttosto limitato di tifosi ma questo si rivelerà sicuramente impossibile visto gli esiti degli ultimi tamponi.


Come riportato da sky 24

La nuova risoluzione delle Generalitat, tutelata da una modifica della legge catalana sulla sanità pubblica, è stata approvata alla luce del veto che era stato imposto lunedì da un tribunale della regione.

Il tribunale di Lleida, infatti, aveva deciso di non ratificare la decisione presa domenica scorsa dal governo catalano di imporre il lockdown negli otto comuni definendola “sproporzionata“, visto che per imporla era necessario che fosse stato decretato lo stato d’emergenza dal governo centrale.

Tuttavia, riporta la Vanguardia, di fronte a un focolaio incontrollato di coronavirus, il governo ha approvato la nuova risoluzione in tempo record e l’ha già presentata al tribunale per i contenziosi amministrativi,
Meritxell Budó, consigliera della presidenza, ha spiegato che non si tratta di un “confinamento rigorosamente domiciliare, ma chiediamo ai cittadini che siano corresponsabili della decisione e che non escano di casa se non necessario”.

Il lockdown è scattato a Lleida, Alcarràs, Soses, Seròs, Aitona, La Granja d’Escarp, Massalcoreig e Torres de Segre.

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