I grandi Campioni Azzurri: Bruno Giordano
I grandi Campioni Azzurri: Bruno Giordano
Bruno Giordano nato a Roma il 13 agosto 1956, oggi è un dirigente sportivo, allenatore di calcio, ex calciatore, di ruolo attaccante, direttore generale del Gragnano.
È il calciatore con il maggior numero di reti realizzate nelle coppe nazionali con la maglia della Lazio (18).
Dotato di un dribbling secco e di una potenza di tiro davvero rari, era capace di unire la forza di un centravanti alla classe di un trequartista.
Diego Armando Maradona, suo compagno di squadra al Napoli, disse di lui: «Il più bravo in assoluto con il quale ho giocato è stato Careca, ma tra gli italiani non c’è dubbio, Bruno Giordano».
Nato nel popolare rione romano di Trastevere, venne scoperto all’età di 13 anni da un ex giocatore della Lazio, Enrique Flamini, che lo portò nel club biancoceleste.
Nei ruoli di ala destra o mezza punta vinse il campionato Primavera nella stagione 1975-1976, in squadra con Agostinelli, Manfredonia, Di Chiara e altri talenti.
Il 5 ottobre 1975 debuttò in Serie A grazie all’allenatore Giulio Corsini
Quel giorno, proprio su passaggio di Giorgio Chinaglia, a Marassi contro la Sampdoria, Giordano segnò all’89’ il gol della vittoria laziale.
L’anno successivo il tecnico Tommaso Maestrelli gli affidò la maglia numero 9, che in precedenza era dell’idolo biancoceleste Chinaglia, trasferitosi nel frattempo ai New York Cosmos.
Divenuto ben presto un punto fermo dell’undici capitolino, al termine della stagione 1978-1979 si laureò capocannoniere della Serie A con 19 reti.
Nel campionato di Serie B 1982-1983, con 18 gol trascinò la Lazio verso la promozione in Serie A, primeggiando al contempo nella classifica marcatori.
Nel 1983, nella trasferta di Ascoli, s’infortunò gravemente in uno scontro con l’ascolano Antonio Bogoni, rimediando la rottura di tibia e perone.
Al suo rientro contribuì comunque alla causa biancoceleste, rivelandosi decisivo in una corsa alla salvezza colta all’ultima giornata, nella trasferta di Pisa.
Nella stagione 1984-1985, tuttavia, le sue reti non bastarono a evitare alla Lazio una nuova caduta in Serie B.
Lasciò quindi la formazione biancoceleste, dopo dieci anni di militanza in cui totalizzò 108 gol totali, che ne fanno tuttora il quinto bomber di sempre della storia laziale.
Bruno Giordano al Napoli
La sua carriera continuò quindi nel Napoli di Diego Armando Maradona, dove arrivò nell’estate 1985 per la cifra di oltre 5 miliardi di lire.
A Napoli vinse nella stagione 1986-1987 uno storico double composto dallo scudetto, il primo nella storia del club partenopeo, e dalla Coppa Italia.
Negli anni sotto al Vesuvio fece parte del cosiddetto tridente “MaGiCa”, prima con Maradona e Andrea Carnevale, e poi nell’annata 1987-1988 con Maradona e il neoacquisto Careca.
Proprio questa sarà tuttavia l’ultima stagione di Giordano in maglia azzurra.
Lasciata la Campania, Giordano si spostò in provincia, proseguendo la carriera dapprima nell’Ascoli, poi nel campionato 1989-1990 al Bologna e infine di nuovo ad Ascoli.
Nella stagione 1990-1991, contribuì a riportare l’Ascoli in massima categoria.
Qui Giordano chiuse la carriera agonistica nel 1992 superando comunque il traguardo dei 100 gol in Serie A, toccato con la maglia ascolana.
Nella Nazionale Under-21 di Azeglio Vicini vantò, in qualità di fuori quota, 16 presenze coronate da 8 gol.
Esordì nella Nazionale Maggiore il 21 dicembre 1978, in tandem con Paolo Rossi, entrando al posto di Francesco Graziani contro la Spagna.
Le sue presenze saranno 13, coronate da un gol, segnato in amichevole contro la Grecia il 5 ottobre 1983.
Iscritto ordine dei Giornalisti della Campania… Redattore per Casa Napoli. Giornalista presso www.sabatononsolosport.com