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Napoli-Barcellona- Conferenza stampa, Gattuso: “Scaleremo l’Everest. Insigne gioca solo se è al 100%” Ospina: “Con Meret ottimo rapporto. Messi straordinario”

Per Napoli-Barcellona sono intervenuti in conferenza stampa l’allenatore degli azzurri, Rino Gattuso, ed il portiere colombiano David Ospina

Per Napoli-Barcellona sono intervenuti in conferenza stampa l’allenatore degli azzurri, Rino Gattuso, ed il portiere colombiano David Ospina

Queste le parole del portiere colombiano:

“Arriviamo con molta motivazione. Abbiamo fatto una settimana molto buona. Sappiamo l’importanza della partita e la qualità del Barcellona, ma noi pensiamo a lavorare e a fare in partita quanto preparato. Il Napoli continua a crescere. Il mister è stato chiaro, conosciamo le qualità dei nostri giocatori. Proveremo a sfruttare quest’occasione“.

Rino Gattuso:Sappiamo che per noi sarà molto molto difficile, sappiamo che squadra affrontiamo, servirà una grande prestazione tecnica e tattica, forse neanche basterà, ma c’è la consapevolezza di affrontare grandi campioni”.

Per Gattuso: come stanno Insigne e Lozano? Cosa è cambiato col messicano? “Insigne oggi s’è allenato al 100% con la squadra, domani voglio sentire dalla sua bocca che è al 100%, ma se non è al 100% non scenderà in campo, se è al 100% ci darà invece una mano. Lozano, non è cambiato nulla, dopo il lockdown ha lavorato duramente, rispetta le richieste mie e dello staff e sta avendo più spazio, ha caratteristiche diverse, ma se vuoi fare palleggio serve tempo ma per attaccare gli spazi e avere uno contro uno può fare la differenza. Non è un problema Lozano, ma di come vediamo il calcio e vogliamo giocare”

Per Gattuso: a chi ha beneficiato di più il lockdown?Ultimamente abbiamo fatto uno sport diverso. Il calcio non è questo. Tutto il calcio mondiale è stato bravo a far ripartire la macchina, ma questo non è calcio. Abbiamo giocato ogni due giorni, anche la Coppa Italia. Non so chi abbia avuto più vantaggio. La nostra fortuna è stata raggiungere l’obiettivo Europa con la Coppa Italia, abbiamo fatto tante partite col freno tirato, facendomi arrabbiare per l’atteggiamento. Nelle ultime 12 partite comunque siamo migliorati nel possesso palla, siamo la squadra che palleggia di più in Serie A, abbiamo creato tanto anche se non abbiamo finalizzato al meglio”.

Per Ospina: cosa pensi della sfida con Messi?
“Sappiamo cos’è Lionel, un giocatore differente che può cambiare la partita con una giocata. Tutti noi dobbiamo stare attenti e concentrati. La verità è che conosciamo tutti il valore di Leo, dovremo fare attenzione”.

Per Ospina: com’è il rapporto con Meret? Già sapete chi di voi giocherà?
“Abbiamo un bel rapporto, facciamo le cose in allenamento insieme. Decide il mister. Noi vogliamo fare di tutto per aiutare la squadra”.

Per Gattuso: è contento del fatto che in Spagna abbiano capito che non è un difensivista?
“Basta saper leggere bene i dati, i numeri. Forse in Italia non lo sappiamo fare e si vuole calcare il mio soprannome, ma i numeri dicono diversamente. Se l’organizzazione tattica viene scambiata col difensivismo non è un mio problema. Da calciatore ho fatto cose importanti con caratteristiche totalmente diverse da quelle che ricerco oggi da allenatore. Ci vuole tempo per togliersi un’etichetta, ma va bene così”.

Per Gattuso: è un vantaggio per voi giocare senza pubblico?
“Un calcio senza pubblico non è calcio. Il pubblico ti dà vibrazioni, emozioni, ti fa sentire di più la partita. A volte può essere un bene e a volte un male per la squadra di casa, ma il pubblico fa parte del mondo del calcio. Domani ci darà un piccolo vantaggio non aver nessuno sugli spalti perché venire qua e trovare 90 mila persone”.

Per Gattuso, sul periodo del Barcellona:
“Il fatto di non aver vinto nulla ancora e per la mentalità che hanno gli dà più forza. Sono abituati a vincere e io so che quando ti abitui a vincerlo poi vuoi farlo sempre. Noi domani abbiamo un Everest da scalare. In questi mesi ho sentito tante barzellette, come ‘Barcellona non in forma’, ma se vai a vedere ci sono dei calciatori che sono uno spettacolo da guardare”.

Per Gattuso: cosa pensa di Fabian Ruiz?
“E’ un giocatore che ha ancora grandi margini di miglioramento. Riesce ad esprimersi con un calcio tecnico, di palleggio. Può migliorare ancora tanto. Ci ha dato tanto, ci sta dando tanto. E’ un giovane interessante, avrà una grande carriera davanti a lui. Queste partite per gente come Zielinski, Fabian, Elmas, Lozano e tutti i giovani che abbiamo fanno parte di un percorso, è il vissuto che serve ad ogni calciatore per migliorare e crescere. Domani non dovrà essere una partita di cui aver paura, devono pensare a godersela e giocarsela”.

Per Gattuso sull’aspetto tattico:
“Li abbiamo colpiti sempre sul palleggio. Quando hanno palla il Barcellona è a loro agio, quando non ce l’hanno non sono a loro agio. Dovremo essere bravi ad uscire dalla pressione, dovremo giocare bene tecnicamente e tatticamente. Bisogna ragionare quando abbiamo la palla e quando non ce l’abbiamo. Sembra facile, ma non lo è. Non bisogna avere la presunzione di prenderli sempre in alto perché hanno grandissime qualità”.

Per Ospina: sarà un vantaggio giocare senza pubblico?
“Il calcio è una festa, è brutto giocare senza i tifosi. Ma noi dobbiamo concentrarci sulla partita e provare a portare a casa il risultato”.

Per Gattuso: che differenza c’è nella vigilia di questo genere di partita da allenatore e da calciatore?
“Da allenatore è completamente diverso. Non posso dare tensione alla squadra, a cui parlerò domani. Io dico sempre che bisogna ricordare da dove si è partiti, della storia che ti sei scritto da solo. L’ho sempre pensata così. Prima di arrivare a fare queste partite, ci sono la parrocchia, la spiaggia, i primi calci, le giovanili e tutto il resto. I miei calciatori devono ricordarsi di questo, non gli farà male”.

Per Ospina: come sta il Napoli?
“In campionato abbiamo lasciato tanti punti che sono costati la posizione in classifica. Ma abbiamo fatto benissimo nel finale, sappiamo le nostre qualità e vogliamo fare cose importanti per questa società”.

Ultime due per Gattuso.

Ancora sul Barcellona:
“Il Barcellona non è una questione di numeri. Il Barça è la sua metodologia, il suo modo di tenere il campo. Per me l’importante non è se gioca a tre o a quattro dietro, l’importante è come tengono il campo, come ruotano i giocatori, come possono metterti in difficoltà. E’ la loro mentalità, la funzionalità nel vedere il calcio. E’ una squadra unica per come vogliono giocare al calcio”.

Qualche anno fa incensasti Riqui Puig e domani potrebbe giocare:
“Puig non è un giovane, è un giovane campione. Ha il gioco dentro. Fa sembrare delle giocate difficili come giocate normali, già da due anni. E’ uno spettacolo vederlo giocare, fa bene al calcio, alle persone che vedono il calcio. Questo è merito della cantera del Barcellona, non è un caso che da anni escono calciatori con queste qualità”.

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