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Fanpage – Zanardi, nuova operazione al San Raffaele. I medici: “Risponde agli stimoli sia visivi che acustici, ci sono transitori segnali di interazione con l’ambiente”

Zanardi, nuova operazione al San Raffaele. I medici: “Risponde agli stimoli sia visivi che acustici, ci sono transitori segnali di interazione con l’ambiente”

Zanardi, nuova operazione al San Raffaele. I medici: “Risponde agli stimoli sia visivi che acustici, ci sono transitori segnali di interazione con l’ambiente”

Alex Zanardi combatte ancora. L’ex pilota di Formula 1 è ancora alle prese con la battaglia iniziata quel maledetto 10 giugno. Ricoverato all’Ospedale San Raffaele, il bolognese sta seguendo il percorso di recupero imposto dall’equipe di medici che lo segue costantemente.

Dopo qualche settimana, e dopo l’ennesimo intervento chirurgico di ricostruzione cranio-facciale, ecco la nota ufficiale del San Raffaele riportata da Fanpage.it:

Un primo intervento è già stato eseguito con successo, alcuni giorni fa, dal professor Mario Bussi ed è già in programmazione per le prossime settimane, un secondo intervento che sarà eseguito dal professor Pietro Mortini.

Da diversi giorni Zanardi è sottoposto a sedute di riabilitazione cognitiva e motoria, con somministrazione di stimoli visivi e acustici, ai quali il paziente risponde con transitori e iniziali segni di interazione con l’ambiente.

Sta affrontando un percorso di cure sub-intensive predisposto da una équipe multidisciplinare coordinata dai professori Luigi Beretta, direttore della Neurorianimazione, Mario Bussi, direttore di Otorinolaringoiatria, Sandro Iannaccone, direttore della Neuroriabilitazione, e Pietro Mortini, direttore della Neurochirurgia. Contemporaneamente è iniziato un ulteriore percorso chirurgico volto alla ricostruzione cranio facciale”.

Alex è arrivato al nosocomio meneghino a fine luglio, a seguito delle complicanze sorte durante il ricovero presso il centro di medicina riabilitativa Villa Beretta.

Dal giorno dell’incidente la sua famiglia è sommersa dai messaggi di affetto.

E’ evidente che l’Italia ha bisogno di persone come Alex.

E’ per questo che noi tutti facciamo il tifo per lui.

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