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Caso Milik: tutto è bene quel che finisce…ah no

Arek Milik in allenamento

Non finisce bene con Milik, si attendono settimane infuocate…ma che peccato però!

Non finisce bene con Milik, si attendono settimane infuocate…ma che peccato però!

Da poco i tifosi del Napoli avevano subito il “tradimento” di Higuain passato con il favore delle tenebre all’ odiata Juve (con il senno di poi, un plauso a De Laurentiis comunque).

Il club azzurro però non si perde d’ animo e dopo la rottura con il procuratore di Immobile, vira prepotentemente su questo ragazzone polacco: Arek Milik. Investe ben 32 milioni di euro il patron azzurro per l’ erede del Pipita.

All’ ombra del Vesuvio arriva dall’ Ajax l’ alter ego di Lewandowski, quello che ha una media gol più alta di Ibrahimovic con i Lancieri di Amsterdam.

Milik evita la numero 9: non si sente il sostituto di Gonzalo e sceglie la 99.

Sarri lo mette al centro dell’ attacco azzurro. Subito doppietta all’ esordio casalingo contro il Milan e nella prima gara di Champions in Ucraina contro la Dinamo Kiev. Ah però come gioca il polacco…

Poi il buio…

Gli infortuni e il rapporto con Napoli che, in fondo, non è mai decollato…

Il fluido finisce presto per colpe non sue. L’ 8 ottobre del 2016 in una gara valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2018 contro la Danimarca si infortuna: rottura totale del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.

Resta fuori gioco per 4 mesi, ritorna nel febbraio del 2017. Per lui solo scampoli di gara, il Napoli ha trovato in casa il nuovo bomber: Dries Mertens.

Ma il club lo coccola, i tifosi si fidano, la fortuna è cieca ma la sfortuna ci ha visto benissimo con il numero 99 azzurro.

La seconda stagione deve essere quella dell’ affermazione. Ma un altro infortunio (era il 23 settembre del 2017) fa spegnere di nuovo la luce. Spal-Napoli, dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo al posto di Mertens, Arek cade male: stavolta è il ginocchio destro a cedere, legamenti andati. Ritorno in campo nel marzo del 2018, giusto in tempo per il rush finale.

Poca autostima e strafottenza verso quella maglia e quella tifoseria che lo ha aspettato…

Per Milik non è più come prima. La poca autostima e la fiducia che sente mancare dalla società azzurra non gli fanno bene.

Con Ancelotti in panchina sembra rinascere però: nella stagione 2018/2019 segna 20 gol in campionato. Il Napoli gongola, vuole rinnovargli il contratto che scadrà nel 2021.

Trattative lunghissime, l’ entourage di Milik scompare e riappare a piacimento, chiedendo cifre spropositate. I tifosi si infuriano, Milik è svogliato e vuole lasciare il Golfo. De Laurentiis è obbligato a cedere, ma alle sue condizioni.

La Juve in questa estate si mette di mezzo, seduce il classe 94, ADL non cede. La Vecchia Signora abbandona la pista (almeno a certe condizioni…)

Milik si mette di traverso: non accetta nessuna destinazione. Vuole restare a Napoli!

Non finisce bene con Milik: rifiuta tutto e si accomoda in tribuna.

E quindi la telenovela si chiude nel peggiore dei modi.

Arek ha rifiutato tutto accettando di restare in tribuna almeno fino a gennaio, quando poi potrà accordarsi con chi vuole a costo zero.

Scegliendo questa strada calpesta anche la passione per il calcio che muove ogni atleta di ogni categoria, preferendo l’ inattività per i prossimi mesi (ben pagato comunque). Dopo due anni persi in infermeria ne perderà evidentemente un altro, ma per sua scelta stavolta.

Il Napoli perderà in costo del cartellino (con annessa minusvalenza) ma stavolta ci guadagna in dignità.

Noi tifosi, del giocatore, avevano accettato i limiti, ma adesso dell’ uomo invece siamo senza parole.

Si aspettano settimane di fuoco per lui: lo scontro con De Laurentiis è appena iniziato.

Ma al di là di come finirà, abbiamo perso tutti.

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