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KKN – Verdoliva: “ADL è stato corretto nei confronti dell’autorità sanitaria locale. Diversamente noi non ci saremmo prestati ad alcun gioco di parte”

KKN - Ciro Verdoliva

KKN – Verdoliva Direttore Asl Napoli 1: “Altro che pressioni da ADL, è stato l’opposto! Non ci saremmo mai prestati a giochi di parte…”

La sanità napoletana è nell’occhio del ciclone per l’organizzazione vs il Covid, ma lo è ancor di più per quanto accaduto ante l’incontro Juventus Napoli. A parere di molti la Asl n. 1 di Napoli ha condizionato la mancata disputa della partita di serie A tra i partenopei ed i bianconeri, impedendo di fatto la partenza della carovana azzurra verso Torino.

Ciò in barba ad un protocollo stilato dal Comitato Tecnico Scientifico in ambito nazionale, di comune accordo tra il Governo e la Lega Calcio.

Tutto regolare, considerato che le unità territoriali della Sanità, hanno pertinenza sulla salute delle persone in loco, appare evidente che la mossa dell’isolamento fiduciario dei calciatori a contatto con Zielinski (posto in quarantena dalla ASL n. 2 di Napoli), sia stata di assoluta pertinenza, anzi d’uopo per la ASL.

Per i calciatori lasciare il domicilio avrebbe potuto significare incorrere in problematiche di tipo giuridico, laddove è previsto l’arresto fino a 6 mesi.

Or dunque la  giustizia sportiva indaga per comprendere appieno le responsabilità della mancata regolarità della disputa dell’incontro che, tenuto conto dei fatti e a detta dei tifosi napoletani, non può esaurirsi con la sconfitta a tavolino del Napoli e con punti di penalizzazione allo stesso in classifica.

Sarebbe così disconoscere una serie di lacune nel protocollo che di fatto dovrebbe essere riforgiato per aderire meglio alla realtà dei fatti.

Per l’ASL n. 1 l’interlocutore degli Juventini e dei napoletani è il Direttore dell’ASL n. 1 di Napoli, Ciro Verdoliva che, intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli si è soffermato sull’emergenza-Coronavirus e sul gran polverone legato a Juventus-Napoli: “Oggi si va verso l’autunno e l’inverno, per cui al Covid-19 si aggiungeranno le altre influenze e questo può causare tanti danni ancora. Siamo più preparati, non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia e continuare a ricevere lo straordinario aiuto della collettività che ci ha permesso di raggiungere ottimi risultati la primavera scorsa. Ogni cittadino ha dei doveri: mascherina, lavaggio delle mani, distanziamento fisico”.

Per quanto riguarda lo stop al Napoli

“La sorveglianza sanitaria ora è in capo a Caserta, essendo la squadra a Castel Volturno. La Asl Napoli 2 si è interessata del caso Zielinski, l’Asl Napoli 1 è entrata in gioco per i contatti stretti di Zielinski”.
Dott. Verdoliva, ha ricevuto pressioni da Aurelio De Laurentiis?
“Assolutamente no, anzi è esattamente l’opposto. Non abbiamo ricevuto nessuna pressione dal Napoli, ma solo una nota scritta in cui ci chiedeva come comportarsi. Si resta in quarantena, al di là del fatto che siano giocatori di calcio o altro. I cittadini sono uguali, a maggior ragione in un momento di pandemia, al fine di salvaguardare la salute del singolo. Mai ci saremmo prestati ad una pressione per interessi di parte. Lo rifarei assolutamente, così come lo faccio ogni giorno per le scuole, gli uffici pubblici ecc. Parte sempre il protocollo e fermiamo tutti a casa. Dobbiamo contenere il contagio e questo si ottiene solo isolando i positivi”.

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