ESCLUSIVA CasaNapoli- Massimo Caputi: “Bisogna distinguere il Maradona calciatore dall’uomo. Diego ha vinto un mondiale da solo!”
Il giornalista Massimo Caputi è intervenuto IN ESCLUSIVA ai microfoni di CasaNapoli.net per parlare della scomparsa di Maradona
Il giornalista Massimo Caputi è intervenuto IN ESCLUSIVA ai microfoni di CasaNapoli.net per parlare della scomaprsa di Maradona
Tu hai conosciuto bene Diego Armando Maradona: giocatore straordinario, molto criticato ma nel privato ognuno può fare quel che vuole. Un grave lutto per il mondo del calcio:
“Maradona è il calcio. Il fatto che non ci sia più, fa sì che chiunque ami il calcio è come se avesse subito una perdita, come se mancasse qualcosa. C’è un vuoto sapendo che non c’è più Maradona. Giustamente bisogna distinguere il calciatore è l’uomo, io credo che non ci sia nessuno che non abbia fatto degli errori o che non faccia degli errori. E’ chiaro che se sei Maradona, questi errori che già vengono portati alla ribalta, fanno notizia. Tra i tanti ricordi, tra le varie frasi dette, quella che più mi ha colpito è quella di Guardiola che ha detto: “Non importa quello che hai fatto nella tua vita, ma quello che hai fatto per la nostra vita!”
Maradona, per quel che mi riguarda io lo giudico solo come calciatore, ma sappiamo e so perfettamente cosa ha passato, quale era la sua sofferenza, la sua difficoltà, era una grande solitudine che lo ha portato a scelte e comportamenti sbagliati. Ma a me sinceramente interessa meno, nel senso che quello che Maradona lascia è qualcosa di inimitabile dal punto di vista calcistico. Quindi mi piace e voglio ricordarlo così”.
Tu hai distinto il calciatore che è stato il più grande e l’uomo che ha commesso degli errori. A volte si è circondato di persone sbagliate, come manager o pseudo amici che ne hanno approfittato
“Ripeto: credo che un uomo così credo abbia sofferto di una profonda solitudine che è quella dell’anima. E’ quella di avere tutto ma non avere niente. Quando tu sei una persona come Maradona, quante persone sono vicino a te, perché realmente ti sono amiche o realmente ti vogliono bene? Questo è il problema di tutti i grandi personaggi. Siccome Maradona, era ed è stato il numero uno del calcio sicuramente ha avuto tante persone che non hanno fatto il suo bene.
Detto questo, non me la sento di giudicare Maradona per tutti i suoi problemi. Perché per chiunque, in grande, in piccolo, nel privato o, come in questo caso, nel pubblico perché sei Maradona, vengono messe in luce determinate situazioni. Diciamoci anche una cosa, Maradona è Maradona per quello che ha fatto in campo, non per quello che ha fatto fuori dal campo.
Quindi chi, come me, come tanti, come tutti coloro che amano il calcio o lo seguono per lavoro o per semplice passione e amore, Maradona è il calcio. Quindi è quello che mi fa pensare a lui, non di certo tutte le sue ulteriori vicissitudini. Che a me dispiace lui abbia sofferto, patito e vissuto. Ma non cambio la mia idea, o il mio giudizio su Maradona perché come uomo ha fatto determinati errori o ha vissuto determinate situazioni. Io sono focalizzato su Maradona calciatore, perché è il calciatore che rende Maradona universale.”
C’è qualche giocatore che, non dico abbia fatto quello che ha fatto Maradona perché sarebbe impossibile, almeno ricordi quello che ha fatto Diego in campo?
“Mah! Sinceramente faccio fatica. In maniera molto semplicistica, uno potrebbe dire Messi, perché è argentino, ha determinate caratteristiche. Però credo che sia difficile trovare qualcuno che possa avvicinarsi a Maradona. E’ ovvio che ogni campione è frutto del suo tempo, di un determinato tipo di calcio e che vive una determinata era. Io che ho avuto la fortuna di vedere e seguire Maradona da sempre, dal Mondiale dell’ ’82 fino a quando ha smesso: diciamo dal 1982 al 1994 che sono il primo e l’ultimo mondiale di Diego.
Anche adesso pensando a Cristiano Ronaldo, pensando a Messi, che sono i due giocatori simbolo degli ultimi 10-15 anni, a me sembra che ci sia veramente tanta differenza. Non solo nel calcio di allora e di adesso, ma anche nel talento e nel genio. Per chi non lo ha vissuto, per l’età, ci sono i filmati. Ma quello che abbiamo visto fare a Maradona è rimasto unico. Diciamoci la verità: Maradona ha vinto un Mondiale da solo.
Perché l’Argentina del 1986 se non avesse avuto Diego non avrebbe mai vinto il Mondiale. Non voglio dire che la stessa cosa sia accaduto per il Napoli. Perché il Napoli aveva una grande squadra, aveva dei giocatori vicino a Maradona che erano veramente dei grandi giocatori. Però Maradona ha dato quel qualcosa in più ad una squadra forte come il Napoli che forse, pur essendo forte, non avrebbe mai vinto. Maradona è il simbolo della vittoria del debole contro il forte, del povero contro il ricco. Una vittoria sociale, non solamente una vittoria sportiva. Questo per dire che non c’è nessuno che possa avvicinarsi a Maradona.”
Hai un episodio in particolare che ti lega a Maradona? Ti ha colpito questa enorme ondata emotiva che ha scatenato la morte di Diego non solo a Napoli ma in ogni parte del Mondo, visto che sono arrivati attestati da chiunque, per es. Mike Tyson?
“Non sono per nulla stupito dall’ondata di affetto, di ricordo e di vicinanza per la scomparsa di Maradona. Men che meno dell’attestato della città di Napoli perché tra parentesi la grandezza di Maradona è un qualcosa che tutti stanno capendo e capiamo, visto che lo stiamo celebrando, giorno dopo giorno. Ogni giorno che è passato dalla sua morte, ci siamo resi conto di ciò che è stato ed è Maradona. Per quel che riguarda gli aneddoti, ho avuto la fortuna di conoscere Diego e di vederlo in più di una circostanza. Voglio dire due cose, una: il mio primo grande evento, a livello professionale, fu proprio il Mondiale del 1986.
Da quel punto di vista, iniziare una avventura professionale, con un Mondiale vinto dall’Argentina e da Maradona è un qualcosa che non potrò mai dimenticare. Per citare un episodio, posso dire che noi a quei tempi, con Maradona a Telemontecarlo avevamo un rapporto di esclusiva con Diego. Ogni settimana avevamo un contributo da parte sua. In virtù di questo contributo, una volta andai, alla vigilia di un match di campionato, era un Fiorentina-Napoli, gli azzurri si allenavano a Coverciano nella rifinitura. Come potete immaginare c’erano tanti giornalisti, c’era di tutto. Tutti volevano parlare con Maradona alla fine dell’allenamento. Ebbene finito l’allenamento, tutti attorno a Maradona, lui ha detto che non parlava con nessuno, anzi che avrebbe parlato solo con me.
Non perché ero io, ma perché rappresentavo Telemontecarlo. Questo lo dico perché è un ricordo, non capita tutti i giorni che Maradona dica agli altri di scansarsi perché avrebbe parlato solo con te. Detto questo, anche per dire, che anche tutte le persone che hanno frequentato Maradona da un punto di vista professionale, i compagni di squadra, i magazzinieri, tutti quanti hanno amato e amano Maradona. Nessuno ha mai parlato male. Anzi. Perché fondamentalmente Diego era una persona corretta, era una persona buona. Era una persona che quando prendeva un impegno lo rispettava. Questo è quello che posso dire io. Questa è la mia esperienza.”
Redattore per Football-Magazine; Redattore per Casanapoli.
In precedenza redattore per Miglionews; redattore per ilmionapoli; redattore per forzazzurri; redattore per Veusviolive