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Crotone – Napoli 0-4, Gattuso a Sky: “La squadra mi è piaciuta. Zielinski può ancora migliorare”

Napoli e la corsa Champions

Crotone – Napoli 0-4, Gattuso a Sky: “La squadra mi è piaciuta. Zielinski può ancora migliorare”

Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Sky al termine di Crotone – Napoli, analizzando la partita. Queste le sue parole.

 

Vittoria importante contro la Roma e altri 4 gol a Crotone, è questa la continuità?
“Le partite sono tutte difficili in Serie A. Abbiamo sofferto ma devo fare i complimenti alla squadra. Il risultato secondo me è bugiardo, ma i ragazzi sono stati bravi. La superiorità numerica ci ha avvantaggiato. Tutte le partite vanno preparate bene e non è facile giocare ogni 3-4 giorni.

E’ importante fare meno danni possibili e non perdere giocatori per strada. La classifica? Bisogna dare continuità, abbiamo 21 punti sul campo che non è poco. Giovedì ci giochiamo il primo obiettivo stagionale e qualcosa di importante contro un avversario difficile.”

 

La squadra è cresciuta sul piano della mentalità, hai battuto il tasto su questa cosa in settimana.
“Io non voglio giocatori che assomiglino a me, voglio vedere in campo una squadra che giochi col coltello fra i denti. Se ho giocatori simili a me non li faccio giocare perchè a me piace palleggiare e giocare con le catene per trovare la superiorità numerica. Io non ero capace nel fare questo tipo di calcio da giocatore. In questo Napoli avrei fatto tanta panchina. Rinnegare me stesso? No, sono orgoglioso della mia carriera ma il calcio negli ultimi 4-5 anni è cambiato, si palleggia molto di più. Siamo stati bravi anche noi a imparare dagli altri.”

 

Zielinski sicuramente non ti assomiglia e oggi è stato decisivo nel rompere la partita.
“Lui in campo danza, non ho mai visto gente saltare l’uomo come lui. Per diventare un top gli mancano quei 7-8 gol, anche perchè lui ha tiro e balistica. Si sta ritrovando dopo il Covid ma ci sta. Mi piace molto per come gioca, sia da mezzala che da sottopunta. Ha grandi margini di miglioramento.”

 

Inzaghi ha detto che era l’unico che non soffriva la pressione di Ibrahimovic. Tu?
“Io ero un martello quando giocavo, l’ho zittito più volte. Bisogna essere anche bravi a volte a saper parlare, a elogiare chi lo merita. Lui su questo tante volte non bada a questi particolari. Doveva sostenere i vari Abate, non distruggerli all’epoca. Glielo ho detto più volte. Comunque è un giocatore che sa fare la differenza anche adesso e importante per tutto l’ambiente Milan. Ha una mentalità importante, è capace di spaccare lo spogliatoio se perde la partitella in allenamento.”

 

Oggi rivedi giocatori che possono fare tutto da soli?
“Sono cambiati i tempi, prima i giocatori non stavano tutti col telefonino. Ma noi allenatori dobbiamo essere attenti a questi dettagli e trattare i calciatori in modo diverso. Per esempio a me non piace la musica negli spogliatoi ma lo accetto perchè devi essere come un padre per i calciatore. Il mio vissuto da calciatore è importante ma i tempi sono cambiati. Noi eravamo più fissati sulla ricerca della concentrazione, era una scuola diversa. Adesso non puoi rompere le scatole su troppe cose.”

 

 

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