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ESCLUSIVA CasaNapoli.net- RTL 102.5, Paolo Pacchioni: “Ho visto spesso Maradona a Milano. Faceva calare il silenzio in uno stadio da 90mila persone. Il girone dell’Italia è abbordabile”

paolo pacchioni esclusiva

Il giornalista di RTL 102.5 Paolo Pacchioni è intervenuto IN ESCLUSIVA ai microfoni di CasaNapoli.net per parlare di Maradona e dell’Italia

Il giornalista di RTL 102.5 Paolo Pacchioni è intervenuto IN ESCLUSIVA ai microfoni di CasaNapoli.net per parlare di Maradona e dell’Italia.

Partiamo da un ricordo di Diego Armando Maradona, il calciatore più forte nella storia di questo sport

Innanzitutto voglio dire che il mio ricordo è vivo. Perché io ho una certa età, sono un pò anziano (ride). E ho visto tante volte Maradona a San Siro perché al liceo avevo un compagno di banco che si era appena trasferito da Napoli, il papà faceva il Magistrato e si erano appena trasferiti a Milano. Con lui, naturalmente, andavamo tutti gli anni a vedere Inter-Napoli e Milan-Napoli.

Vedere l’epopea di Maradona a Napoli me la sono vissuta così, nelle parentesi milanesi. Il ricordo che ho, in quelle partite, che erano partite molto importanti e che magari decidevano lo scudetto, era di un Maradona che quando aveva la palla e puntava l’area avversaria, tutto lo stadio, dove magari c’erano anche 90mila spettatori si zittiva. Calava un silenzio che era un misto di rispetto, curiosità e ammirazione, per vedere che cosa si sarebbe inventato Maradona. E c’era comunque un grande rispetto.

Nonostante ci fosse, naturalmente, il tifo contro, la rivalità visto che l’Inter e il Milan erano rivali del Napoli, spesso, nella corsa Scudetto quindi non è che si potesse tifare per il Napoli. Però c’era ammirazione nei confronti di Diego Armando Maradona.

Come seconda osservazione posso dire che il suo talento è indescrivibile. Vedendo la solita rassegna dei tanti gol segnati da Maradona devo dire che lui ha un altissimo tasso di gol di altissima qualità. C’è anche chi ha segnato di più di Maradona in carriera, ma se andiamo a vedere i gol di Diego possiamo dire che sono quasi tutti meravigliosi. Si parla tanto del “Gol del Secolo”, quello contro l’Inghilterra nel Quarto di finale di Messico ’86, ma ce ne sono tanti altri. Anche all’interno dello stesso Mondiale.

Anche nel campionato italiano: abbiamo visto una volta un gol segnato contro il Milan, al San Paolo, nella porta alla sinistra della tribuna centrale dove lui tiene su il pallone con il piede, scavalca l’avversario, e poi lo appoggia in rete. Una cosa meravigliosa.

Sul Maradona uomo si è detto tanto e si è scritto tanto, sicuramente perché è un personaggio controverso con limiti, difetti, difficoltà. Però io non credo che sia possibile scindere le due personalità: Maradona era così in campo anche perché era così come persona. Estremamente generoso ed estremamente brillante. Purtroppo, poi, gli è arrivata, di colpo, dopo un’infanzia ed un’adolescenza molto difficile, fortuna, soldi fama, pressioni e lui non è riuscito a gestire le cattive compagnie, il problema della droga e tante altre cose. Però uno grande così è difficile rivederlo.”

Sono stati sorteggiati i gironi delle Nazionali per le qualificazioni ai Mondiali, come giudichi il girone dell’Italia?

Il girone dell’Italia è un girone positivo perché la Nazionale è cresciuta. Direi che sono le altre avversarie che si devono preoccupare di essere finite nel girone con gli azzurri. E’ un girone sicuramente abbordabile. Poteva essere facilissimo se non ci fosse stata la Svizzera. Poco prima del sorteggio, alcuni componenti del clan azzurro, hanno detto che l’importante sarebbe stato evitare la Svizzera e, invece, il primo bussolotto estratto è stato proprio quello della Svizzera. Però, io penso, che questa Italia che con Roberto Mancini è cresciuta tanto a livello di gioco, a livello di risultati ma anche a livello di autoconvinzione e di autostima, non credo che abbia grandi problemi a centrare la qualificazione. Il bonus della figuraccia nelle qualificazioni già ce lo siamo giocati. Adesso cerchiamo di fare le persone serie.”

 

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