Covid- 19: “La variante Inglese che fa tremare mezza Europa. Oms in stretto contatto con Londra”
Covid, variante in Inghilterra: l’Italia sospende i voli, stop a chi è stato in Gran Bretagna negli ultimi 14 giorni
Secondo quanto riportato da Corriere.it Italia, Belgio e Olanda hanno bloccato i voli provenienti dal Regno Unito: la nuova variante del Covid-19 è già presente nei Paesi Bassi e in Danimarca.
Anche Francia e Germania si preparano a fermare i voli.
L’Oms: «In stretto contatto con Londra»
Covid, variante in Inghilterra: l’Italia sospende i voli, stop a chi è stato in Gran Bretagna negli ultimi 14 giorni
Italia, Olanda, Belgio e Austria hanno annunciato la sospensione dei voli passeggeri dal Regno Unito, e Germania e Francia si preparano a fare altrettanto, per i timori legati alla nuova variante del virus Sars-CoV-2, il coronavirus responsabile del Covid-19.
«Ho firmato una nuova ordinanza che blocca i voli in partenza dalla Gran Bretagna e vieta l’ingresso in Italia di chi negli ultimi 14 giorni vi è transitato. Chiunque si trovi già in Italia, in provenienza da quel territorio, è tenuto a sottoporsi a tampone antigenico o molecolare contattando i dipartimenti di prevenzione. La variante del Covid, da poco scoperta a Londra, è preoccupante e dovrà essere approfondita dai nostri scienziati. Nel frattempo scegliamo la strada della massima prudenza» ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza.
La variante mutata del virus, secondo le autorità britanniche, ha una trasmissibilità molto maggiore, «fino al 70% in più», secondo quanto dichiarato ieri dal primo ministro Boris Johnson in conferenza stampa.
Secondo il ministro della Salute britannico, Matt Hancock, la variante era «fuori controllo», e le nuove misure nel Regno Unito si sono rese necessarie per tentare di riportarla sotto controllo (qui tutto quello che sappiamo, finora, di questa variante).
Sempre secondo quanto raccolto dalla Redazione di Corriere.it Il provvedimento del governo olandese — in vigore da oggi fino almeno al 1 gennaio — è scattato dopo che le autorità hanno confermato di aver isolato sul territorio dei Paesi Bassi almeno un caso della stessa variante del virus, che ha costretto parte della Gran Bretagna a tornare a un regime di lockdown.
Il ministero della Salute ha avvertito che «qualsiasi introduzione di questa variante dal Regno Unito deve essere arginata il più possibile, limitando e controllando il movimento di passeggeri in arrivo dal Regno Unito.
Dopo la decisione di Olanda, Belgio (che ha deciso di bloccare anche i trasferimenti ferroviari in arrivo dalla Gran Bretagna via Francia), Austria e Italia, anche la Germania — secondo fonti del governo citate dall’agenzia Reuters — si appresterebbe a sospendere i voli dal Regno Unito e dal Sudafrica.
La Francia sta valutando il blocco di treni e aerei. La Spagna ha chiesto una risposta coordinata a livello europeo, il coordinamento del quale ha già portato a contatti tra Parigi, Berlino e Bruxelles.
Secondo quanto riportato dal Telegraph, Maria Van Kerkhove, a capo dell’unità dedicata al coronavirus dell’Oms, ha detto alla BBC che «la variante è stata già identificata anche in Danimarca e Australia».
In Danimarca, secondo l’Oms, i casi della nuova variante sono 9. Sempre l’Oms ha inoltre chiesto ai Paesi europei di «rafforzare i controlli» e di «aumentare la capacità di sequenziamento» del virus per capirne di più sui rischi posti dalla variante.
I voli in arrivo in Italia
Nella giornata di oggi era previsto l’arrivo di oltre una dozzina in Lombardia, altri 8 nel Lazio e 4 nel Veneto.
Altri sarebbero dovuti arrivare in altre regioni italiane.
Come scritto qui da Leonard Berberi, dal 10 dicembre sono stati tolti i tamponi rapidi in aeroporto per i passeggeri in arrivo dalla Gran Bretagna e dall’Olanda.
Chi arriva da quelle destinazioni in Italia dovrebbe aver effettuato un tampone molecolare prima della partenza; in alternativa, all’arrivo deve sottoposti alla quarantena fiduciaria, il cui rispetto è però demandato, di fatto, al singolo viaggiatore.
L’allerta dell’Oms:
«In stretto contatto» con le autorità di Londra
Intanto, dopo la decisione di ieri del governo britannico, l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha fatto sapere di essere in «stretto contatto» con le autorità del Regno Unito.
In un tweet l’agenzia Onu scrive di star condividendo le informazioni scientifiche con Londra e di essere impegnata a fornire tutti gli aggiornamenti agli altri stati membri e con la pubblica opinione, «man mano che apprendiamo delle caratteristiche di questa variante (del virus) e delle sue implicazioni».
Che cosa si sa della nuova variante
Le informazioni sulla nuova variante del virus Sars-CoV-2 sono state fornite nella giornata di sabato a Londra dal direttore medico del governo britannico, Chris Whitty, e il consigliere scientifico capo, Patrick Vallance.
La variante contiene 23 differenze «di codice» rispetto alla sequenza standard. Al di là della rapidità di trasmissione — che come detto è più elevata del 70 per cento rispetto a quella attualmente dominante — non ci sono, al momento, evidenze su una sua maggiore letalità.
Non esiste ancora alcun elemento che induca a pensare che possa essere resistente ai vaccini di cui si comincia in questi giorni la distribuzione. «Credo che questa situazione peggiori di molto le cose — ha detto ieri il professor Whitty in conferenza stampa, come riporta la Bbc -, ma ci sono cose che inducono all’ottimismo, come il vaccino in arrivo, sempre che il vaccino funzioni contro questa variante: il che, per il momento, è la nostra supposizione»
“Non si sa se la risposta immunitaria prodotta dai vaccini copre anche questa variante” di coronavirus.
A dirlo all’Adnkronos è il virologo Andrea Crisanti, commentando la nuova variante più aggressiva del Covid che si sta diffondendo nel sudest dell’Inghilterra e che è stata rilevata anche in Danimarca, Olanda e Australia. “Bisogna verificare se questa variante si trova già in Italia e quindi dare risorse ai laboratori per fare i sequenziamenti. Più si diffonde più causa malattie e morti, è evidente“, spiega Crisanti.
Laureata in Giurisprudenza nel 2003 all’Università degli studi di Napoli “Federico II°”.
Ha conseguito l’abilitazione di Avvocato nel 2009.
Dedita alla professione forense, è una grande appassionata di calcio e del Napoli.