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“Lo abbiamo fatto per fame…volevamo mangiare un panino”. Così si difendono i rapinatori

Lo abbiamo fatto per la fame

“Lo abbiamo fatto per la fame…volevamo mangiare un panino”. Così si difendono i rapinatori

Il 2021 si è aperto con una nota negativa per Napoli e per la dignità del suo popolo.
Le immagini forti della rapina perpretata ai danni del cinquantenne Giovanni Lanciato, rider impegnato in una consegna di cibo,
hanno fatto il giro del web e, in breve, il giro del mondo.

Napoli al centro della cronaca

Tanta pubblicità negativa per la nostra città è stata in qualche modo contenuta dall’azione immediata delle Forze dell’Ordine.
A riportare la vicenda sui binari della legalità, ci ha pensato la Squadra Mobile napoletana che, in poche ore, ha assicurato
alla giustizia gli autori del gesto e restituito il motorino al sig. Lanciato, mezzo con cui il cinquantenne stava lavorando.
I malviventi sono stati identificati. Si tratta di quattro minorenni che sono stati arrestati, e due maggiorenni a piede libero
che sono indagati.  I sei erano armati di una pistola ed un coltello, interrogati hanno poi finito per addossarsi reciprocamente le responsabilità.

“Lo abbiamo fatto per la fame…volevamo mangiare un panino”. Così si difendono i rapinatori

La confessione dei rapinatori

Questa la confessione dei minorenni arrestati, riportata da Il Mattino: “Io non ho fatto niente o quasi, mi sono limitato a seguire gli altri. Dovevamo mangiare un panino, forse abbiamo esagerato con la violenza…Abbiamo visto uno scooter nuovo e non abbiamo capito niente”, le parole riportate dal quotidiano.
La vittima dell’insano gesto, Giovanni Lanciato ex macellaio, aveva regalato il motorino alla propria figliola nel giorno
del compimento dei suoi 18 anni e la sera glielo chiedeva in prestito per andare a lavorare.
Aveva fatto enormi sacrifici per l’acquisto del mezzo, lui che era stato licenziato alla soglia dei cinquant’anni e che aveva
trovato questo lavoro di fortuna per portare avanti la famiglia e soprattutto dare speranza, in qualità di capofamiglia,
ai propri affetti: la moglie e la figlia diciottenne.

Il cuore dei napoletani e non

immediatamente era partita una gara di solidarietà nei confronti della vittima.
In poche ore una raccolta fondi ha prodotto 11.000 euro.
Uno dei maggiori benefattori, è stato un calciatore della Lazio che ha donato 2500 euro per restituire il maltolto al cinquantenne napoletano.
Una volta che il motorino rapinato è stato restituito al legittimo proprietario, lo stesso Giovanni Lanciato ha deciso di dare in beneficenza l’importo che era stato raccolto.
“Lo abbiamo fatto per la fame…volevamo mangiare un panino”. Così si difendono i rapinatori

I Riders e i malviventi

Di contro i malviventi che per mangiare hanno rapinato un rider, un porta-cibo, quelli che fino a poco tempo fa svolgevano
questo lavoro completamente sconosciuti e volutamente dimenticati dallo Stato che soltanto ultimamente hanno ottenuto la “contrattualizzazione”.
Povera gente gli uni e gli altri costretti a navigare a vista e ad accapigliarsi per un panino.
Lo Stato ne prenda atto e restituisca dignità agli italiani.

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