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Sentenza Juventus-Napoli, Gravina duro: “Il Collegio di Garanzia non dovrebbe entrare nel merito”

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Il presidente della FIGC al Corriere dello Sport ha palesato i suoi dubbi sulla sentenza Juventus-Napoli emessa dal CONI

Gabriele Gravina perplesso sulla sentenza Juventus-Napoli emessa dal Collegio di Garanzia del Coni. Ricordiamo che in terzo grado di giudizio è stato ribaltato quanto stabilito in precedenza. La gara rinviata il 4 ottobre infatti si dovrà disputare.

Dunque è stato annullato il 3-0 a tavolino in favore della Juventus. Inoltre è stato restituito il punto di penalizzazione inflitto precedentemente al Napoli.

In un’intervista al Corriere dello Sport, Gravina ha lanciato una stoccata sulla sentenza Juventus-Napoli. Ha ricordato innanzitutto che il ruolo del Collegio di Garanzia è quello di essere la “Cassazione” del mondo dello sport.

Quindi ha sottolineato che si tratta di “un giudice di legittimità”. Per questo motivo, secondo il numero uno della FIGC, l’ente del CONI non sarebbe dovuto entrare nel merito della questione.

Così facendo, l’organo ha agito da terzo grado di giudizio, ruolo che non gli spetterebbe. Il dirigente pugliese ha chiesto al più presto un “chiarimento legislativo” proprio su questo punto.

Gravina non esclude ricorsi da parte della FIGC

Proseguendo con il suo parere sulla sentenza Juventus-Napoli, Gravina ha spiegato la posizione della FIGC. Non ha escluso che, qualora ce ne fossero i presupposti, la Federazione possa presentare dei ricorsi. In questo caso si rivolgerebbe al TAR ed eventualmente al Consiglio di Stato: “Contro le sentenze del CONI”.

Entrando nel merito di quanto accaduto per Juve-Napoli, il presidente della FIGC ha rimarcato che c’erano due pareri diversi dell’ASL. 

Questi erano stati valutati attentamente dai giudici federali in due occasioni. In tutte e due le circostanze avevano sancito che in realtà c’erano tutti gli estremi per applicare il protocollo. Ecco perché era stata riconosciuta la vittoria a tavolino alla Juventus.

Infine Gravina ha sottolineato che non ha alcuna intenzione di discutere della sentenza Juventus-Napoli. Il suo obiettivo è quello di mettere in risalto che, alla luce dei fatti, esiste un problema “di funzionalità del sistema di giustizia sportiva”. 

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