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(Europa League) Granada – Napoli, Gattuso e Politano in conferenza stampa: “Siamo in emergenza, ma dobbiamo andare avanti. Sarà una gara insidiosa”

Granada Napoli Gattuso Politano

(Europa League) Granada – Napoli, Gattuso e Politano in conferenza stampa: “Siamo in emergenza, ma dobbiamo andare avanti. Sarà una gara insidiosa”

Europa League Granada Napoli, Gennaro Gattuso e Matteo Politano, allenatore e attaccante del Napoli, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia di Granada – Napoli, gara valida per l’andata dei sedicesimi di finale della UEFA Europa League. Per il Napoli si tratterà di un impegno difficile, alla luce della crisi di infortuni che ha colpito la squadra in queste settimane. Queste le dichiarazioni di Gattuso e Politano ai cronisti in sala stampa.

GRANADA – NAPOLI, LE PAROLE DI POLITANO IN CONFERENZA STAMPA

 

Quanto è diversa questa stagione dalle altre?
“Sicuramente è più difficile. C’è poco tempo fra una partita e l’altra e non è semplice recuperare. Il bello del calcio è anche giocare e quindi cerchiamo di farci trovare pronti.”

 

Pensi che ti troverai bene con il ritmo del calcio spagnolo?
“Non penso sia una questione di stimoli, ma di stile di gioco. Le spagnole ti affrontano sempre a viso aperto, lasciano spazi per farti giocare.”

 

Questa è la tua miglior stagione?
“Penso sia anche una questione di maturità. Le esperienze a Sassuolo e all’Inter mi hanno fatto crescere molto. A Napoli sto facendo il mio miglior campionato, spero di continuare così. Non sono più un ragazzino, perciò è meglio per la squadra che continui così.”

 

L’abbraccio a fine partita dopo la Juve aveva un significato particolare?
“Sì, perchè si è parlato troppo del mister nelle ultime settimane… si sono dette molte cavolate. Noi siamo sempre dalla parte del mister ed era importante ribadirlo anche dopo la Juve. Abbiamo risposto sul campo.”

 

GRANADA – NAPOLI, LE PAROLE DI GATTUSO IN CONFERENZA STAMPA

 

Come si affronta la 14esima partita in 47 giorni?
“Siamo in emergenza, lo sappiamo. Domani non siamo venuti a fare vacanze, ce la metteremo tutta per fare una grande prestazione. Servirà un grande Napoli, il Granada è una squadra atipica, diversa dalle altre spagnole. Ha grande velocità davanti, è bene organizzata. Domani bisogna mettere in campo una squadra competitiva, anche se siamo in pochi.”

 

Quanto è importante Lozano per la squadra?
“E’ molto importante, come gli altri che ci mancano. L’anno scorso ha giocato al di sotto delle sue possibilità. Comunque parlerei anche degli altri, non solo di Lozano che non ci sarà. Matteo sta facendo una grande stagione, anche Insigne è un giocatore importante per l’attacco. Abbiamo bisogno di recuperare tanti giocatori, ma si gioca ogni tre giorni. Quest’anno non abbiamo mai avuto una settimana-tipo, nessuno ha potuto farlo. E comunque siamo andati avanti in Coppa Italia e ora ci stiamo giocando le fasi finali di Europa League. Non abbiamo mai potuto lavorare come avremmo voluto, ma va bene così. In questo momento non abbiamo una settimana per poter recuperare. Non ci piangiamo addosso, affrontiamo tutti gli impegni con grande serietà.”

 

Il Granada manca di esperienza nelle competizioni europee. Può essere un vantaggio?
“Non credo sia una questione di esperienza o inesperienza. Il Granada è una squadra rognosa, ha caratteristiche ben precise. Dopo 5-6 minuti di gioco l’esperienza in campo si azzera. Da parte nostra c’è consapevolezza di dover battagliare. Per caratteristiche possono metterci in difficoltà, li ho visti giocare contro il Barcellona. Non c’è da fidarsi. Bisogna fare una grande prestazione a livello caratteriale, fisico e tecnico per batterli. Non sono la tipica squadra spagnola. Quando hanno palla si muovono con grande velocità, dobbiamo rispettarli.”

 

Sulla crisi di infortuni.
“Da tanto tempo i ritmi di allenamento sono cambiati, stiamo lavorando poco a livello fisico, è difficile lavorare così. Dopo 48 ore già si alza il livello di allarme a livello muscolare. Stiamo chiamando dei primavera in più, le partite le dobbiamo preparare così. C’è un dato importante, nell’anno solare siamo stati una delle squadre con meno infortuni muscolari in Italia. Quando fatichi a recuperare è più difficile, adesso abbiamo perso giocatori importanti. Vogliamo recuperarli quanto prima. Chi ha avuto meno spazio o è tornato dal Covid, come Meret o Fabian, devono essere messi in condizione di esprimersi al meglio.”

 

In una partita del genere, con 9 infortunati, l’aspetto tecnico è ancora preponderante o avrà bisogno di un po’ più di psicologia?
“Tre giorni fa avevamo le stesse assenze, tranne Petagna. Abbiamo fatto molta fatica allora e la faremo anche domani. Non possiamo fare calcoli, non siamo nelle condizioni. Un paio di ragazzi della primavera sono al 30-40%, altri non sono pronti per giocare. Sulla condizione della squadra vedremo domani più nello specifico, ma devo mettere in campo la miglior squadra possibile.”

 

La presenza di De Laurentiis a Bergamo e contro la Juve sono servite a riportare serenità?
“A noi serve tutto. Quando si parla di persone intorno alla squadra, fa bene. Il presidente è quello che mette i soldi, compra i giocatori, paga gli stipendi e fa funzionare la struttura. Quando ci sono discussioni bisogna sempre avere rispetto. In tutte le grandi squadre e nelle grandi famiglie capita che ci siano confronti. E’ giusto che quando il presidente se la sente stia vicino alla squadra. In questo momento di difficoltà è giusto essere uniti.”

 

 

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