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Fiorentina-Napoli, la Champions si avvicina: ansia Var, niente tv in albergo e testa già al Verona – Le pillole del campionato del Napoli

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Fiorentina-Napoli e la Champions che si avvicina per gli azzurri: novanta minuti al cardiopalma al Franchi dov’è gara vera ma la spuntano, con merito, i partenopei per 2-0

Una vigilia di fuoco con le polemiche arbitrali post Juventus-Inter e la consapevolezza all’ombra del Vesuvio, che si è artefici del proprio destino. A Firenze serve una vittoria e così è stato: prima il rigore trasformato da capitan Insigne, poi una magia di Zielinski con deviazione di Venuti, mette al sicuro il risultato per l’ultimo atto di questa lunga battaglia che si consumerà il prossimo weekend al Maradona contro il Verona. Ma non solo Fiorentina-Napoli e la lotta Champions ma tutti i dettagli di una settimana di fuoco nelle nostre consuete pillole del campionato del Napoli!

Un sabato d’altri tempi

No, non l’abbiamo vissuto molto bene questo sabato e non potrebbe essere altrimenti, in primis come amanti del calcio e poi, ovviamente, anche da tifosi azzurri. Prima di Fiorentina-Napoli per la corsa Champions, è doveroso tornare sugli accadimenti dello Stadium, che hanno inevitabilmente condizionato negativamente il nostro già precario umore d’inizio weekend. Speravamo fosse un pomeriggio tranquillo, di quelli in cui uno spritz scaccia via con leggerezza tutta la stanchezza della settimana ed invece mezza Italia ha dovuto ricorrere ad un ricco Gaviscon. Un epilogo amaro, con tanti, troppi errori arbitrali da ambo le parti ma la svista sul fallo di Cuadrado su Perisic, decretando l’ennesimo rigore alla Juve negli ultimi secondi, sembra davvero un film già visto (LA MOVIOLA). Tutto da rivedere, forse anche da rifare.

Cambio di albergo

Inutile negarlo, cari amici delle Pillole del Campionato del Napoli: quando abbiamo letto di Juventus-Inter prima di Fiorentina-Napoli alla penultima giornata di campionato, sono tornati a trovarci i fantasmi del passato. Di uno scudetto perso in albergo, di una squadra che avrebbe meritato quel tricolore ma che è crollata sotto i colpi del fascino dell’avversaria bianconera subito da avversari e non. In molti erano certi dei corsi e ricorsi storici, di un possibile contraccolpo dopo i fatti di Torino (I DETTAGLI). Beh, mi spiace per loro ma sono rimasti davvero delusi. Non è lo stesso Napoli, non era la stessa situazione. E proprio perchè dagli errori si impara, questa volta Fiorentina-Napoli ha suonato una musica completamente diversa, con uno spartito che ha visto gli azzurri ancora in corsa per la Champions. Sicuramente però, l’albergo non è stato lo stesso del 2018: tv spente e tutti contenti. Per la serie, non è vero ma ci credo!

Paura e delirio a Firenze

Possiamo dirlo, ormai: nella nostra vita all’ombra del Vesuvio, abbiamo tre certezze. La prima, è che l’ananas con la pizza non ha davvero nulla a che fare; la seconda è che la Juventus avrebbe vinto contro l’Inter; la terza è che, al contrario, contro il Napoli ogni avversario gioca sempre come se fosse un finale di Champions. E’ successo così anche a Firenze ed al 50′ abbiamo rischiato l’infarto. Risultato che non si sblocca e gara sempre più nervosa. Dopo un botta e risposta, la maglia di Rrahmani si allunga in area piccola: è rigore. Ci vorranno più di tre minuti però, per vedere Abisso al Var (LA MOVIOLA): un po’ non è convinto, un po’ viene distratto dai viola, ancora minaccia di ammonire tutti. Sul dischetto capitan Insigne: Terracciano è sulla traiettoria ma non può nulla sul tapin. Altro che caffè, qui ci vuole una camomilla.

Che follia!

Ma non è mica finita qui. Minuto 66′ di Fiorentina-Napoli, pietra miliare per il futuro in Champions degli azzurri. I partenopei continuano ad attaccare, nel solito segno del maiunagioia: palo di Insigne ed anche una bella traversa al 60′ dopo un’azione da manuale. Quando la strada sembrava in salita, ecco il coniglio dal cilindro: ci pensa Zielinski, con tutto il suo estro, a beffare dalla distanza Terracciano, sfruttando una deviazione di Venuti. Abbracci, occhi lucidi, io che ho perso la voce, una città intera in festa, i complimenti di De Laurentiis (LEGGI IL POST). Ma la vera locura, è stato il cambio di gioco di Osimhen, che con un lancio perfetto di 40 metri, ha cercato e trovato Insigne sull’out opposto che ha chiamato in causa poi il polacco. Insomma, super Victor non ha segnato ma è stato ancora una volta provvidenziale. Immenso!

Ultimo atto

Archiviata questa pazza Fiorentina-Napoli, ennesima battaglia per un piazzamento Champions, è doveroso un po’ di riposo. Bisogna infatti ricaricare le batterie per l’ultimo atto della guerra, che avrà luogo il prossimo weekend al “Maradona” contro il Verona. Guai a sottovalutare l’impegno: come ha scritto il saggio vicepresidente Edo De Laurentiis sui social, “non è ancora finita” (LEGGI LE SUE PAROLE)  e guai a credere che lo sia. Resta ancora tutto nelle mani degli azzurri, nelle loro motivazioni, nella scintilla nei loro occhi, nella tensione di un Gattuso al passo d’addio più importante all’ombra del Vesuvio ed in un immenso senso di giustizia sportiva che passerà per i 90′ di Napoli. Eh sì: perchè se il destino davvero esiste, così come una vera giustizia divina, questa Champions sappiamo già chi la merita. Adesso però, tocca al campo sancire i suoi verdetti. Alla prossima, con il più importante degli appuntamenti delle pillole del campionato del Napoli!

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