La tragedia del Mottarone: sarà uno stillicidio tra vittime e carnefici
La tragedia del Mottarone: sarà uno stillicidio tra vittime e carnefici
Impensabile ciò che è accaduto in Piemonte, nel nord ovest d’Italia, luogo in cui operosità e rispetto delle regole sono in prima linea.
Proprio le regole sono state disattese da un nugolo di persone che, attraverso il loro modo di pensare e di risolvere le situazioni, hanno avvalorato una tesi giuridica: l’omicidio colposo.
Questa la sintesi per un reato che è sicuramente per la colpa di qualcuno, ma una colpa che va oltre.
Forse la premeditazione per il numero delle volte che un gesto è stato posto in essere è l’oltre inqualificabile e foriero della tragedia.
In tal senso non dovrebbe essere uno scandalo giudiziario quando si procederà diversamente (sono già in carcere dei responsabili),
quando saranno accusati di omicidio premeditato e continuato nel tempo.
Omicidio premeditato
Quel forchettone messo in bella vista sul freno, per rendere innocuo l’intero sistema, grida vendetta per i familiari delle quattordici
vittime e per quel bambino, ricoverato in ospedale, che in un nanosecondo ha visto la sua vita privata degli affetti familiari.
Sarà costretto per sempre a trovare risposte che nessuno mai potrà fornirgli se non una sentenza esemplare per i condannati, rei del misfatto.
Sarà un percorso mediatico come tanti si sono avuti in Italia
La spettacolarizzazione dell’evento con l’interesse approfondito delle Tv?
Può darsi, assisteremo alla costituzione di una “compagnia di giro” per permettere ai vari inviati di entrare in confidenza con i protagonisti, vittime o carnefici non importa.
Gli studi televisi pronti a celebrare il processo (che ha tempi e regole ben diversi da quello reale), un processo che si reggerà non tanto
sulle tesi contrapposte dei vari protagonisti quanto sui filmati realizzati da percepire come un surrogato della verità.
Il criminologo e l’antropologo forense
Si darà spazio a nuove figure professionali (dal criminologo all’antropologo forense), tutte vogliose di apparire, per definire una lucidità di pensiero e trasferirla al consumatore finale, lo spettatore.
Uno di quei processi che attrarrà la vista e soddisferà la voluttà di quanti siederanno in salotto per stabilire dove e perché c’è verità.
Avevano voglia di ascendere la montagna
Era una giornata di primavera, non c’erano tante nuvole e si aveva voglia di ascendere la montagna per respirare aria pura e godere del panorama del luogo…
E’ stata una ascesa verso il paradiso!
Che il vostro sacrificio possa redimere le persone e garantire loro l’umano pensiero verso il proprio lavoro, soprattutto quando si tratta di gestire la vita di altre persone.
Che il Vostro sacrificio non resti inascoltato.
Giornalista pubblicista. Speaker presso radio Radio Sud 95, Radio Marte negli anni 70-80. Redattore capo presso casanapoli.net; Redattore presso napolinew360 ed estenews.