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Peter Schmeichel: la sua verità sulla prosecuzione di Danimarca-Finlandia

Peter Schmeichel ex portiere

Peter Schmeichel smentisce che siano stati i giocatori danesi a insistere per giocare subito la ripresa della gara con la Finlandia

L’ex portiere della nazionale danese Peter Schmeichel in un’intervista rilasciata a Good Morning Britain è tornato sulla decisione dell’UEFA di far disputare il secondo tempo della sfida fra Danimarca e Finlandia all’Europeo nonostante il malore accusato da Christian Eriksen che ha fatto temere anche per la vita del centrocampista dell’Inter.

“Hanno detto che i giocatori hanno insistito per giocare, ma so che non è questa la verità. O meglio è solo un modo di vedere la verità – ha spiegato Peter Schmeichel – La UEFA ha messo sul piatto tre opzioni. La prima era giocare subito gli ultimi 50 minuti, la seconda era giocare a mezzogiorno il giorno dopo e la terza era quella di rinunciare e perdere 3-0 a tavolino“.

Hjulmand: “Provo vergogna per essere tornato in campo”

Le parole di Peter Schmeichel trovano parziale conferma proprio da quanto dichiarato dal ct Hjulmand al termine della partita: “Provo vergogna per essere tornato in campo”. Poche ore dopo, a rincarare la dose è stato l’attaccante Martin Braithwaite: “È stata un’esperienza orribile. Non penso fosse il miglior momento per giocare”.

Tant’è, ora la Danimarca, indicata da molti tra le possibili rivelazioni del torneo, non potrà permettersi di sbagliare ancora contro il Belgio, pena la fine anticipata di un Europeo che in ogni caso resterà come il peggior ricordo delle proprie carriere per giocatori e commissario tecnico.