Magia e diversità
Diversità e magia, autonomia e libertà
Per la specie umana la magia è una diversità pericolosa.
E questo spiega perché chi ne è dotato spesso se ne vergogna e la nasconde.
A volte anche a se stesso.
Nella società dei consumi essere maghi non è considerato un pregio: bisogna ascoltare i dettami della pubblicità e comprare ciò che fa bene all’economia (dei pochi che governano i molti) senza porsi domande e, soprattutto, senza agire autonomamente per cambiare la realtà.
I maghi sentono forte il richiamo della magia e sanno che l’autonomia e la libertà sono due facce di una stessa medaglia: senza autonomia non si può essere liberi e senza libertà la vita diventa una prigione.
Questo stile di pensiero costituisce una diversità in contrasto con la docile ubbidienza indispensabile a gestire i consumatori.
A differenza dei maghi i babbani sono orgogliosi di essere consumatori e amano il telegiornale, la razionalità priva di sentimento e il controllo (che deriva dalla certezza che non esista nulla la di fuori di una concreta materialità).
I maghi vivono in se stessi la forza di ciò che non si vede e (anche se a volte cercano di ignorarla) avvertono la presenza di qualcosa che trascende la ragione e dà forma all’esistenza.
Qualcosa che i puri chiamano amore e i duri deridono (per poter coltivare la prepotenza).
L’amore è la forma più alta della magia e ignorarne il potere significa rinunciare alla vita.
Chi nasce con la percezione del sapere che deriva dall’amore porta le stimmate della magia e incontra tante difficoltà quando vive in un mondo che preferisce credere nella competizione e nella legge del più forte come se queste fossero delle divinità.
Solo col tempo e con la crescita queste potenzialità interiori si dispiegano nella psiche liberando le forze necessarie a compiere i miracoli.
La via del mago è un percorso di conoscenza fatto di un continuo ascolto di sé e degli altri.
Un percorso che porta a scoprire la formula magica: Tutto è uno.
Tutto è uno è la sintesi di un sapere profondo e rivela il suo potere solo quando se ne è compreso il valore dentro sé stessi.
La ragione si ferma davanti a quel messaggio incomprensibile nello spazio ristretto della fisicità.
E il cuore si avventura da solo nell’ignoto: fragile come il cristallo, irriducibile come la natura, potente nella sua misteriosa verità.
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