Gomez – Gasperini, l’affondo del Papu: “Gasp bugiardo, mi aggredì fisicamente! Ci sono 50 testimoni…”
Gomez – Gasperini, l’affondo del Papu: “Gasp bugiardo, mi aggredì fisicamente! Ci sono 50 testimoni…”
Il botta e risposta tra il Papu Gomez e Gian Piero Gasperini continua, con l’argentino che oggi ha affondato un altro colpo, durissimo, verso il suo ex allenatore. Ieri, come aveva promesso al momento del suo addio all’Atalanta, Gomez aveva rivelato alcuni dettagliati retroscena sul pesante litigio avuto con Gasperini in occasione della partita di Champions contro il Midtjylland lo scorso dicembre. Il pesante diverbio tra i due ha avuto un ruolo decisivo nella partenza del giocatore argentino, di lì a poco, in direzione Siviglia.
GOMEZ – GASPERINI, LE ACCUSE DELL’ARGENTINO
Ieri, il Papu Gomez aveva dichiarato al quotidiano argentino La Naciòn: “In una partita di Champions League ho disobbedito ad una sua indicazione tattica. Mi ha chiesto di giocare a destra, mentre io stavo giocando molto bene a sinistra. Lì sapevo già che all’intervallo mi avrebbe fatto fuori, ed è stato così. Ma nello spogliatoio ha oltrepassato il limite, cercando di attaccarmi fisicamente.
Gasperini voleva picchiarmi? Sì. quando c’è un’aggressione fisica è già intollerabile. Allora ho chiesto un incontro con il presidente e gli ho detto che non avevo problemi a continuare, accettando di aver sbagliato: da capitano non mi ero comportato bene, ero stato di cattivo esempio disobbedendo all’allenatore. Ma ho detto al presidente che avevo bisogno delle scuse di Gasperini.” Le scuse dell’allenatore, però, non sono mai arrivate.
“È lì che è iniziato tutto. Dopo qualche giorno ho detto al presidente che non volevo continuare a lavorare con Gasperini all’Atalanta. Il presidente mi ha detto che non mi avrebbe lasciato andare. È iniziato il tira e molla e alla fine ci ho rimesso io, finendo per allenarmi da solo con le riserve“.
GOMEZ – GASPERINI, LA REPLICA DELL’ALLENATORE
Dichiarazioni, quelle del Papu, destinate a creare non poche polemiche. E infatti, poche ore dopo, è arrivata la dura replica di Gian Piero Gasperini attraverso il sito ufficiale della Gazzetta dello Sport: “I suoi comportamenti in campo e fuori erano diventati inaccettabili per l’allenatore e per i compagni. L’aggressione fisica è stata sua, non mia, ma il vero motivo per cui è andato via da Bergamo è per aver gravemente mancato di rispetto ai proprietari del club”. Stando alle dichiarazioni dei diretti interessati, resta difficile ricostruire esattamente l’accaduto.
GOMEZ – GASPERINI, IL NUOVO AFFONDO DEL PAPU
Oggi il Papu Gomez ha sferrato un nuovo affondo contro il suo ex allenatore Gasperini, parlando all’Eco di Bergamo: “Non capisco perché Gasperini si ostini a dire bugie: ci sono 50 testimoni della sua aggressione. Io ho detto di avere sbagliato disobbedendo sul campo, non so perché lui non riesca ad ammettere la verità”.
Nella sua intervista, l’argentino si è anche soffermato sul suo rapporto con la famiglia Percassi, proprietaria dell’Atalanta: “Il rapporto non si è mai rotto: è sempre stato spettacolare. Il giorno che sono partito per Siviglia, sono stato un’ora negli uffici dei Percassi, con Antonio e Luca: abbiamo parlato, ci siamo abbracciati e abbiamo pianto insieme. Non riuscivamo a credere a come era andata.
Gasperini quel giorno non c’era: c’è stata una discussione, non mancanza di rispetto. Ai Percassi dico grazie per gli anni vissuti insieme: certe cose possono succedere. Non riesco solo a capire come in venti giorni sia stato fatto fuori. Avevo chiesto di cedermi e non mi lasciavano andare: non potevo continuare a lavorare con questa persona. Pensavo di continuo all’aggressione e non riuscivo a guardarla in faccia. Erano successe situazioni simili, anche ad altri compagni, ma a nessuno erano state messe le mani addosso.”
Le parole del Papu Gomez sono destinate a gettare ulteriore benzina sul fuoco ed è lecito attendersi una contro-replica da parte di Gian Piero Gasperini.
Redattore per CasaNapoli.net.
Conduttore di STUDIO NAPOLI – il podcast di CasaNapoli.net
Aspirante match analyst, amante della scrittura e del gioco all’italiana.