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Addio CR7: tre anni di tonfi più che di trionfi

Gazzetta - Burioni

Con CR7 Agnelli sperava in grandi trionfi per la sua Juve ma il bilancio (non solo quello sportivo) è nettamente inferiore al triennio precedente.

Addio CR7: tre anni di tonfi più che di trionfi.

Finisce, dopo le parole di Allegri nella conferenza di Juventus-Empoli e la “fuga” dalla Continassa, il triennio di Cristiano Ronaldo in maglia bianconera.

Arrivato nel luglio di tre anni fa e considerato il “colpo del secolo” (forse troppo frettolosamente) dalla stampa italiana, fu acquistato con 100 milioni cash al Real e un ingaggio monstre da 60 milioni lordi annuali. Preso per vincere oltre i confini italici, per scalare e dominare il raking UEFA che vedeva la squadra di Torino al quinto posto.

Un gioco d’ azzardo, anche un pò in barba alle regole di bilancio, quello fatto da Andrea Agnelli, convinto che l’ investimento si ripagasse da solo tra introiti da stadio e Champions in bacheca.

Tanti tonfi e della Champions neanche l’ ombra.

Ma i piani non sono andati proprio come il rampollo della famiglia Agnelli aveva previsto (e sperato). Il triennio del portoghese ha portato risultati inferiori, non solo a quelli sperati ma anche a quelli del triennio precedente.

Due Coppa Italia in meno e uno scudetto scucito proprio nello scorso maggio dopo 9 anni di dominio assoluto. E la Champions? Juventus fuori una volta ai quarti e ben due volte agli ottavi per mano di avversarie non di certo insuperabili. L’ Ajax prima, il Lione e infine il Porto, fanno piangere Agnelli e CR7, che era arrivato in Italia a dominare serie A e Europa.

Il bilancio societario, complice anche la chiusura degli stadi per la pandemia, ha pianto, forse anche peggio. Due ricapitalizzazioni da 700 milioni complessive oltre allo sponsor di famiglia (Jeep, ndr) che ha dovuto aumentare l’ esborso.

CR7 è andato via con la testa bassa, stufo dell’ ambiente e dei fallimenti in bianconero. Lo aspetta Guardiola (forse) al City, si vedrà.

Intanto Allegri, ritornato sulla panchina dello Stadium, lo “libera” come uno qualunque soffermandosi sulla gara di campionato in casa contro il neo promosso Empoli.