ESCLUSIVA Casanapoli.Net- Marika Franco: “investiamo nel sociale per una Napoli migliore”
Intervista a Marika Franco, si parla del sociale a Napoli e dei suoi progetti passati e futuri
Quando si nomina Marika Franco a Napoli automaticamente si pensa al sociale ed in particolare all’associazione “Gulliver è in Viaggio” della quale è la fondatrice. Sono ormai diverse le iniziative che questa donna, con i tanti volontari di cui si circonda, ha portato a termine e altrettante ne ha in cantiere. Ma andiamo per gradi, chiedendo direttamente a lei come nascono le sue iniziative e in che modo intende proseguire per svilupparne di nuove, e soprattutto utili, per il bene della nostra città.
“Nessuno di noi sta bene senza l’altro e quindi necessaria è l’integrazione”
Chiedere a Marika di parlarci di “Gulliver in viaggio” è come chiedere ad una mamma di raccontarci del proprio figlio preferito e infatti al primo accenno sull’argomento diventa un fiume in piena.
“Gulliver è un ente del terzo settore, associazione culturale di promozione sociale. Nasce dall’idea condivisa da colleghi ed amici di vecchia data di poter creare una realtà nella quale si potessero interfacciare situazioni culturali e sociali differenziali. Era il 2017 e il il nome è stato tratto dai “viaggi di Gulliver” di jhonatan Swift un romanzo inglese che ironizza sull’industrializzazione che, a quei tempi, si avventava sull’uomo evidenziando la difficoltà dell’uomo all’adattamento sociale.”
“Noi medici di noi stessi”
“Abbiamo, quindi, pensato di ispirarci a questo nome perché Gulliver era un medico a bordo di navi alla scoperta di terre sconosciute. Il suo romanzo è diviso in quattro capitoli e quindi noi abbiamo ritenuto che il nome potesse essere più idoneo. “Noi medici di noi stessi” alla scoperta delle terre inesplorate dell’io e anche quelle che ci circondano in senso figurativo, alla ricerca dei quattro punti cardinali o dei quattro elementi della vita. Questo perché siamo fautrici e fautori dell’idea che lavorando sul sociale si possa evidenziare, e sicuramente arricchire, il benessere individuale. Nessuno di noi sta bene senza l’altro e quindi è necessario lavorare soprattutto per la comunicazione tra gli uni e gli altri attraverso l’integrazione tra le varie situazioni che la società ci offre. Tutto ciò è un arricchimento e non solo.”
Quali sono stati i progetti più importanti di Gulliver e quelli che ti hanno lasciato di più il segno?
“Il progetto di partenza che è anche quello al quale sono stata più legata, è quello degli “sportelli di ascolto” sul territorio tutto della città di Napoli ed in particolar modo sulle periferie. Il primo di questi, infatti, nasce a Scampia nell’ottava municipalità con il nome “il girasole”. Si tratta, ovviamente, di uno sportello assolutamente gratuito e aperto a tutti. Un punto di riferimento che da la possibilità di confidarsi e parlare in modalità sicura e “protetta”. Ovviamente non abbiamo la velleità di sostituire la psicoterapia ma si tratta comunque di luoghi dove ci si incontra e ci si “libera”, forse un po’. Soprattutto si inizia ad immaginare quale potrebbe essere una storia da narrare diversa. Ulteriori sporteli sono nati in altre municipalità tra cui in particolare ricordo quello di Fuorigrotta e del Vomero in via Luca Giordano dove abbiamo la sede della associazione ”
“Il nostro principale motto è l’ascolto”
“Ascoltiamo per costruire, questo è il nostro mantra perché riteniamo che, per poter “agire” concretamente, bisogna innanzitutto saper interagire con l’altro. Di conseguenza, dopo gli sportelli, ci siamo dedicati ai progetti per i bambini e quindi abbiamo lavorato con “il Natale solidale” anche nell’ottava municipalità oltre che ad un progetto particolare che riguarda la storia di Napoli. Si chiama alla scoperta di Napoli, un progetto FSE ( regione campania) per l’inclusione che ha girato per le scuole e che comunque ha visto il sorriso di più di centocinquanta bambini in giro per la città.”
“Con -Stella cometa- per raccogliere i desideri dei bambini”
”Stella cometa nasce da un idea del comune di Napoli che rientra nella sezione di “unlock”, un programma per i giovani e creato da i giovani. In realtà noi abbiamo pensato, nel periodo del lockdown pre-natalizio, di entrare nelle case dei bambini come portatori di “luce”. Stella cometa è anche la stella del “desiderio” e quindi portava con se questa luce di speranza e riapertura nelle case dei bimbi che non potevano uscire per i noti motivi legati al COVID. Il nostro programma è stato supportato da altre associazioni che approfitto per ringraziare per il loro contributo. Abbiamo abbracciato tutta la città di Napoli con noi c’erano il Mamu di Piscinola, Go Naples di Mergellina e Outside di Pianura e Soccavo. Con loro siamo riusciti a portare avanti un programma in smart di arricchimento. Abbiamo spaziato dalle arti presepiali di Go Naples, alla la scrittura creativa che prevedeva di scrivere una storia che rappresentasse il desiderio da “chiedere” alla cometa. Ci sono stati con Outside gli addobbi e i lavoretti natalizi. Abbiamo “educato” le famiglie all’arte del riciclo, per suggerire loro come riutilizzare ciò che c’era in casa.”
Il messaggio principale che abbiamo voluto condividere con i bambini era che in una casa se c’è l’amore c’è tutto.
“Noi come Gullicer abbiamo fatto un percorso sui miti e le leggende della città di Napoli narrando le storie dalla cultura alimentare a quelle delle leggende come Masaniello e la ‘Mbriana. Il tutto facendo vedere fotografie e facendo ascoltare musiche della nostra città cercando di divertirci con tutti i bambini anche se da dietro ad uno schermo con bimbi di tutte le realtà.”
“Con -Piscinola Solidale- vicini ai più bisognosi nel momento meno facile”
Successivamente abbiamo costruito relazioni anche con le politiche sociali e locali. Nel triste periodo del COVID ci siamo occupati con “Piscinola solidale” di spese alimentari. Abbiamo quindi sostenuto e auto sostenuto una campagna di sensibilizzazione alla possibilità della spesa solidale con il lavoro soltanto esclusivamente di volontari. Abbiamo distribuito sul territorio centoventi spese per sette settimane. Questo ha significato poter vedere il sorriso delle persone anche in un momento triste.
Un tampone per tutti
“Ha consentito di offrire gratuitamente test antigienici rapidi per l’infezione da virus sars-cov-2 in adesione al protocollo della Regione Campania con la collaborazione del CAF Patronato P.co Lucrezia Scampia, NatCaf Piscinola, l’ordine dei farmacisti prov. Napoli, la Federfarma Napoli, il comune di Napoli con l’assessore ai giovani Alessandra Clemente e l’assessore alla salute F.Menna”
“Vivo la scuola”Marika Franco ci racconta un progetto sociale molto apprezzato per Napoli
“Una iniziativa che si occupa principalmente del riciclo e quindi all educazione del riutilizzo delle cose che possono sembrare non piu utili. Vivo la scuola è nata perché c’era l’esigenza di liberare spazzi delle scuole successivamente al decreto Azzolina. In tale decreto si prevedeva la dismissione dei banchi e delle sedie tradizionali a vantaggio di quelli a rotelle. Quindi, ci si è organizzati per la raccolta di questi banchi, per offrirli a chi ne facesse richiesta. Un aspetto di questa iniziativa che mi sta molto a cuore è che, molti di questi banchi, sono stati riverniciati e riutilizzati all’interno di “parchi” nelle case popolari. Adesso i bambini hanno dei loro spazi con dei banchetti e delle sedioline colorate anche personalizzate perché hanno scritto i loro nomi. Abbiamo creato delle aree anche ricreative all’occorrenza utili se si volessero fare i compiti all’aperto.”
Ma Quale è il progetto sociale che Marika Franco sogna per la sua Napoli?
“Il sogno futuro è quello di ampliare il concetto degli “sportelli” a me tanto caro, passando da punti di ascolto a sportelli di conoscenza attraverso l’incontro per i giovani e tra i giovani. Una sorta di “info point” che possano spaziare dalla realizzazione delle Start Up, ai punti di informazione turistici per la città, alla possibilità di integrazioni musicali, artistiche. Dei punti liberi in città dove tutti possano avere accesso e soprattutto possa esserci un accesso e un inclusione per le diverse abilità. “
“La nostra città deve crescere e può farlo soprattutto migliorando l’integrazione con i più fragili”
“Bisogna dare spazio soprattutto a chi ha abilità diverse dalle nostre perché le integrazioni rappresentano proprio l’arricchimento e la crescita che può avvenire solo offrendo loro una qualità di vita migliore. Il sogno nel cassetto di Gulliver è quello di approdare a dei centri di “benessere”.
“Un punto di partenza per una Napoli migliore”
Con questo intendiamo dei luoghi dove si possa stare bene e dove ci si possa ritrovare fisicamente attraverso uno scambio diretto fatto di rapporti veri. Un po’ come avveniva nelle vecchie generazioni quando si incontravano per condividere interessi in comune sia ludici che non. Dei luoghi di incontro di aggregazione e culturali aperti a tutti e dai quali possano nascere confronti e idee “
Ma come descrive se stessa Marika Franco ?
“Innanzitutto mi definisco una napoletana nella pienezza più concreta del termine, sono una persona solare, energica e “colorata”. Per colorata intendo che, per caratteristiche personali, amo spaziare dai sogni alla concretezza delle cose reali da fare a 360 gradi. Diciamo che Marika Franco è una che non si ferma mai e che forse si annoia anche troppo facilmente di fare sempre le stesse cose. Questo mi permette di poter arricchirmi ogni giorno sempre di più con delle nuove esperienze attraverso la relazione con diverse persone.
Una laurea in psicologia con la passione della formazione
Mi piace definirmi un coaching motivazionale anche se la mia carriera scolastica è stata complessa e dinamica, come tutte le mie cose. Ho frequentato il liceo classico ma ho proseguito con economia aziendale che ha forse evidenziato e “plasmato” la parte concreta che c’è in me. In questo modo ho iniziato ad occuparmi di formazione a 360 gradi all’interno di una azienda. Successivamente mi sono laureata in tecniche e scienze psicologiche e iscritta al registro dei formatori.”
giornalista pubblicista