A Manfredi basta un turno, è lui il nuovo sindaco di Napoli
Gaetano Manfredi è il nuovo sindaco di Napoli nonostante il grande astensionismo
Nelle mani del sindaco “Prof”, Gaetano Manfredi, gli elettori hanno affidato il destino di Napoli. Gli astenuti sono stati oltre il 53%. Napoli come a Milano e a Bologna anche nella città del golfo non c’è stata storia per la vittoria del centrosinistra, già al primo turno, si è concretizzata nel nome di Gaetano Manfredi, cinquantasettenne di Ottaviano. È quindi lui il successore di Luigi de Magistris. Una vittoria netta, magari anche facile da pronosticare, arrivata dopo una cavalcata vincente sull’asse Pd-5Stelle (62,3% dei voti), che ha consegnato le chiavi di Palazzo San Giacomo al docente universitario, ed ex rettore dell’Università Federico II. Un “Patto per Napoli” appoggiato nei seggi da 13 liste e che rappresenta l’ennesima scommessa di quelli che ci credono ancora. Quelli che hanno identificato il Prof. Manfredi come la strada da seguire per far respirare ancora, in città, aria di speranza e di rinascita. Una riscossa da troppo tempo e inutilmente aspettata per crederci ancora.
Troppi scettici accompagnano la vittoria
Già, perché al di là degli squilli di tromba e delle vittorie annunciate, il dato vistoso è quel 53% di astenuti, addirittura al 54,69% dato nazionale, che a Napoli rimbalza tra storiche aspettative tradite e profonda rassegnazione sociale, per atterrare a Piazza Municipio e sfidare, faccia a faccia, il nuovo primo cittadino. Una sfida che Gaetano Manfredi ha dimostrato di meritare grazie anche alla grande esperienza professionale e politica maturata fino ad oggi: presidente dal 2015, tra l’altro, della CRUI conferenza nazionale dei rettori universitari, e quindi Ministro dell’Università e della Ricerca nel Governo Conte II. Durante il suo rettorato alla Federico II, inoltre, dal 2014 al 2020, si è registrata la nascita del Polo accademico di San Giovanni a Teduccio, quindi una successiva evoluzione con l’Academy Apple e la Scuola Superiore Meridionale.
Una vita di missioni compiute
Tanti obiettivi raggiunti, quindi, che lasciano ben sperare. Una sfida dopo l’altra accettata e vinta: la carriera professionale, l’impegno politico e sociale. L’università è la stessa dove si laureò in Ingegneria a 24 anni con 110 e lode. La città è quella che ama e quella dove ha iniziato ad insegnare come professore di tecnica delle costruzioni. La squadra che dovrà affiancarlo nella partita della vita, in quello che appare l’impegno più ambizioso fino ad oggi affrontato, invece, è ancora da decidere. Qualche voce già trapela sul vicesindaco che dovrebbe essere una donna. Poi prime ipotesi per la nuova Giunta, i più gettonati sono Antonio De Jesu ex questore di Napoli e poi i nomi di Costa, Mancuso, Cosenza.
Domani è un altro giorno
Ma è ancora il tempo degli abbracci e delle bottiglie da stappare. La politica vecchia e nuova ora lo coccola, confortata dalla scelta rivelatasi azzeccata, continuando a scommettere sul cavallo risultato vincente. Scompariranno le tinte fosche dall’orizzonte del Golfo? Ritornerà l’azzurro ad incoronare il Vesuvio? Questa è la storia che inizia domani, durerà cinque anni e potrà contare su un’occasione da non perdere: i fondi del PNRR. Primo punto all’ordine del giorno il bilancio comunale da risanare, con un passivo esploso negli ultimi 10 anni e costantemente in dissesto. Poi le periferie abbandonate, la vivibilità, la legalità, il rapporto con le istituzioni e tanto, tanto ancora. Buon lavoro “Prof”.
giornalista pubblicista