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A Napoli è arrivato il toscano giusto: tutto questo grazie a…Gattuso

Spalletti a Napoli sta vivendo una nuova giovinezza: è lui il toscano giusto per la squadra azzurra e pensare che stava per arrivare Allegri…

A Napoli è arrivato il toscano giusto: tutto questo grazie a…Gattuso.

Il Napoli, ieri, ha chiuso il turno infrasettimanale. Contro il Bologna una squadra cinica e concentrata  ha ripreso in vetta il Milan, vittorioso martedì.

Questo decimo turno di serie A ha dato più di  qualche indicazione. Detto della vittoria del Milan che pur soffrendo, ha incamerato 3 punti importanti contro il Torino e con gli azzurri che mantengono lo stesso ruolino di marcia (con una difesa granitica), per la corsa al titolo c’è anche l’ Inter, vittoriosa (tra le polemiche) ad Empoli. Giudizi sospesi, per certi versi, sulle romane, vittoriose sì, ma non ancora continue.

Un discorso a parte va fatto sulla Juve. Dopo il pareggio (polemico) in casa dei Campioni d’Italia di domenica scorsa, da più parti il grido “la Juve sta tornando” era ormai un mantra. Allegri, dopo due anni sabbatici, però, sta facendo anche peggio del suo predecessore Andrea Pirlo con ben 5 punti in meno in dieci giornate. E quel -13 dalla coppia di testa fa venire i brividi per davvero.

E pensare che si stava correndo il rischio di vedere Acciughina sulla panchina azzurra.

Non tutti i mali vengono per nuocere.

E’ proprio il caso di dirlo: “Non tutti mali vengono per nuocere”. Proprio alcuni istanti prima di Napoli-Verona, dello scorso 23 maggio, la notizia che balzò aveva del clamoroso: “Allegri ha detto sì ad ADL, con la Champions sarà lui il prossimo allenatore del Napoli”.

Casting allenatori Napoli

Nessuno poteva però immaginare il tragico epilogo di quella serata al triplice fischio di Chiffi. Il pari avvelenato contro l’ Hellas aveva infranto i sogni Champions della squadra di Gattuso con la Juve festante a Bologna per il quarto posto.

Una città caduta in depressione, tifosi per nulla “Allegri” ma il destino, a volte fa “brutti” (e simpatici) scherzi.

Senza i quattrini della coppa dalle grandi orecchie addio “allenatori altisonanti”. Il nome che restava in pole, l’ unico che avrebbe accettato il Napoli anche con l’Europa League, era quello di un altro toscano: Luciano Spalletti.

Tutti a maledire Gattuso per l’ obiettivo sfumato al fotofinish e poi a disperarsi (o quasi) per l’arrivo dell’ ex Inter. Le fiction su Totti, la lite con Icardi, ma la memoria fin troppo corta di certi addetti ai lavori, non facevano fare i salti di gioia all’ ombra del Vesuvio.

Ma mai scelta fu più azzeccata: il Napoli va che è una meraviglia, Spallettone (per dirla alla Mourinho) è più forte e preparato rispetto a due anni fa e c’è da divertirsi. Con il livornese appassionato di ippica a Torino non dormono sonni tranquilli. Atro che “muso corto”.

E’ proprio il caso di dirlo: “Grazie Gattuso!”. C’è in effetti anche un pò del buon vecchio Rino in questo Napoli e anche De Laurentiis sentitamente ringrazia: a Napoli c’è il toscano giusto

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