Fedele: “Peccato perché da quella punizione poteva sortire un colpo furbesco”
Fedele: “Peccato perché da quella punizione poteva sortire un colpo furbesco”
Spalletti aveva capito che l’Inter poteva mettere in difficoltà il Napoli, ma la punizione finale, se messa in area, poteva creare qualche situazione pericolosa per i nerazzurri, così come era possibile una ripartenza degli uomini di Inzaghi.
Uno dei maggiori e più arguti conoscitori di calcio, Enrico Fedele, ex calciatore, dirigente, procuratore (i fratelli Cannavaro i suoi più celebri assistiti), nato a Nola il 7 ottobre 1946, sposato con la signora Lidia, oltre a due figlie femmine, ha anche un figlio maschio, Gaetano, che segue le orme paterne: è agente Fifa e con il padre gestisce la Fedele Management.
Enrico Fedele ha ben donde di parlare di calcio e lo fa in maniera appassionata.
Il Napoli la squadra che ha sempre illuminato i suoi discorsi e per il quale ogni settimana è atteso su alcune tv private a confrontarsi con esperti e non, sulle vicende calcistiche della compagine di Aurelio De Laurentiis.
E’ un personaggio, Fedele, capace di dire pane al pane e vino al vino, senza peli sulla lingua e questo, forse, spesso ha attirato grandi critiche nei suoi confronti.
Il direttore (come lo chiamano in tanti, soprattutto nella sua Nola) è intervenuto a Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live”, disquisendo sul pareggio di sabato scorso tra il Napoli e l’Inter in campionato, e ipotizzando qualche soluzione tecnico-tattica per l’importante gara di Europa League che domani il Napoli affronterà in terra di Spagna, contro il Barcellona.
Ecco le sue autorevoli parole: “Gelo del tifo a Napoli? Il presidente ha speso soldi ma ha speso in modo da prendere giocatori per vincere? Io presi Marcio Amoroso, un fenomeno, lo pagai 60-70 miliardi di lire ma da noi fece poco. E lo avevamo preso per vincere il campionato. Dove arriverà il Napoli? Basta che vada in Champions League. La punizione di Ounas? La partita era finita, non c’era più furore agonistico. Dopo il gol dell’Inter Spalletti ha capito che poteva andare in difficoltà la squadra, certo però si poteva tentare un colpo furbesco. Come giocare a Barcellona? A destra io farei giocare Malcuit davanti a Di Lorenzo. Io penserei anche a Demme per dare un po’ di dinamismo, anche se poi ovviamente perdi fisicità. Il Barcellona si prende spazio per giocare ma te ne dà anche. Se non pressato, Fabian Ruiz potrebbe essere una carta importante”.
Giornalista pubblicista. Speaker presso radio Radio Sud 95, Radio Marte negli anni 70-80. Redattore capo presso casanapoli.net; Redattore presso napolinew360 ed estenews.