Napoli squadra d’attacco…ecco i motivi
Napoli squadra d’attacco…ecco i motivi
Il Corriere del Mezzogiorno sottolinea il mutamento delle finalità della squadra partenopea: dalla gogna mediatica delle sconfitte inattese e dal difensivismo prevalente, gli azzurri hanno sempre più, negli ultimi tempi, giocato in attacco.
Spalletti è riuscito a rendere il reparto offensivo il terzo migliore del campionato e questo risultato parte dalla partita giocata contro il Milan al DAMaradona con la
sconfitta per 0-1 dei partenopei.
Stesso risultato patito contro Empoli e Spezia che hanno in qualche modo rallentato la corsa azzurra verso il terzo scudetto. Non tutto è perduto perchè questo è il
periodo in cui le formazioni allenate da Spalletti rifioriscono, dal punto di vista atletico, e il Napoli è in piena corsa con il Milan, l’Inter e la rediviva Juventus.
Ecco come il CdM scrive sulle sue colonne: “Il Napoli nella classifica dei gol fatti, ora, non è più nelle retrovie. E’ terzo con 56 punti come Milan, Verona e Sassuolo, soltanto Inter e Lazio hanno segnato di più. Il Napoli è concentrato sulle ‘sette storie’ che possono valere il sogno scudetto. Sarà poi rivoluzione: Insigne è già del Toronto, Mertens attende segnali che non arrivano e il Napoli pensa al futuro”.
Intanto però sulle pagine del Corriere dello Sport, Antonio Giordano, giornalista, scrive: “Politano, Mertens, Insigne e Osimhen insieme dal 1′? Spalletti domenica ha pensato al cambio modulo”
Sarà vero, ma la storia di Spalletti nel Napoli parte con il modulo 4-2-3-1 con la punta di diamante, Victor Osimhen, intento a creare costantemente la profondità e
poi, superando in velocità le difese avversarie, mettere la palla in rete con destrezza.
Poi il nigeriano si è appannato con il viaggio in Africa e al ritorno ha avuto sempre più difficoltà ad andare a rete.
Luciano ha capito e ha rimodulato la squadra con il 4-3-3, affiancando a Victor, Politano e Insigne e quando Osimhen è stato assente, lo ha sostituito con Mertens (pronto a sua volta a dare massima soddisfazione al suo tecnico).
Infine, il tecnico non ha disdegnato il 4-4-2 con Osimhen punta centrale e Lozano sulla destra o Mertens come sottopunta. Ha infoltito il centrocampo e la squadra
ha girato meglio, valorizzando anche l’intesa tra il belga napoletano e Victor.
Napoli squadra d’attacco…ecco i motivi
Purtroppo la sconfitta in casa con la Fiorentina, 2-3, per i meriti sportivi di mister Italiano, capace di imbavagliare il centrocampo azzurro e colpire di rimessa,
hanno, almeno per questa settimana, acuito i problemi difensivi della squadra, con Zanoli in rodaggio, Mario Rui alla ricerca della condizione migliore e Kalidou
Koulibaly pronto a riprendersi il suo ruolo di protagonista (finora non c’è ancora riuscito) al centro della difesa comandata dall’incolpevole David Ospina.
Il tecnico ha comunque a disposizione un buon potenziale offensivo con caratteristiche diverse e con capacità di realizzazione notevole, non a caso il miglior goleador
di tutti i tempi del Napoli è Dries Mertens e la promessa del calcio mondiale per il ruolo di attaccante è Victor Osimhen, entrambi schierati nella linea d’attacco della
squadra partenopea.
Questo avrà anche un suo valore nell’economia del campionato italiano…o no?
Giornalista pubblicista. Speaker presso radio Radio Sud 95, Radio Marte negli anni 70-80. Redattore capo presso casanapoli.net; Redattore presso napolinew360 ed estenews.