De Zerbi al Napoli, dirigenza Shakhtar: “Nessuna chiamata”
De Zerbi al Napoli, dirigenza Shakhtar: “Nessuna chiamata”
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, condotto da Luca Cerchione, è intervenuto Carlo Nicolini, vice direttore sportivo dello Shakhtar Donetsk, per raccontare i giorni che si stanno vivendo, con la paura della guerra che sovrasta le vite degli ucraini.
Lo Shakhtar Donetsk è ad Antalya
Nicolini ha detto che la squadra dello Shakhtar Donetsk è ad Antalya, dove farà l’ultima amichevole a Spalato il primo maggio, poi il 2 i ragazzi ucraini saranno convocati in nazionale per preparare lo spareggio, infine torneranno a casa aspettando. Le bombe continuano a cadere tutt’intorno a Kiev ed è tutto un punto di domanda, ma c’è poco di positivo nell’aria. Ad una precisa domanda sulla guerra Nicolini risponde che non avrebbe mai pensato ad un conflitto armato portato dai russi e che tempo fa l’ambasciata italiana consigliò di abbandonare l’Ucraina, ma mai si sarebbe pensato che sarebbe scoppiata la guerra.
La notte del 24 è stata per tutti un’amara sorpresa l’essere attaccati dai nostri fratelli russi.
“Ti hanno già chiamato dal Napoli per De Zerbi e Salomon?”
Ecco la risposta di Carlo Nicolini: “Nessuna chiamata dal Napoli, niente di vero. Le notizie che stanno girando sono tutte fake. Se vogliono il nostro allenatore o i nostri giocatori bisogna fare le cose seriamente, come le facciamo noi affrontando questa situazione a testa alta”.
“I giocatori sono dello Shakhtar fino al 30 giugno, questo dice la UEFA. Chiunque vuole prendere i giocatori dello Shakhtar può prenderli pagando la prestazione mensile, ma a giugno tornano allo Shakhtar. Fernando al Lipsia però, per esempio, è stato venduto. I brasiliani si sono accasati in brasile e vengono pagati mensilmente, poi a giugno torneranno. Parteciperemo al preliminare di Champions League, come vincitori del campionato, essendo stata congelata la classifica, ma va capito come si potrà fare non essendoci un campionato. Altre decisioni saranno prese strada facendo, ora è impossibile progettare il futuro”.
Il Campionato ucraino in Italia?
“In Italia no di sicuro. Ci sono tante proposte, come la Polonia. Tutto dipende se questa guerra si ferma o no. Se si ferma siamo pronti a ricominciare, organizzandolo nella parte ovest del paese, altrimenti valuteremo tutte le proposte. Economicamente noi possiamo ancora reggere, come la Dinamo, ma altri no. Tutto ciò ci devasta, perché è anche difficile programmare”.
Giornalista pubblicista. Speaker presso radio Radio Sud 95, Radio Marte negli anni 70-80. Redattore capo presso casanapoli.net; Redattore presso napolinew360 ed estenews.