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Si spengono 75 candeline per Zeman: auguri al tecnico più rivoluzionario del calcio italiano

Oggi compie gli anni il tecnico più rivoluzionario del calcio italiano: auguri a te Maestro Zeman!

Si spengono 75 candeline per Zeman: auguri al tecnico più rivoluzionario del calcio italiano.

75 anni e non sentirli. E proprio il caso di dirlo riferendosi all’ allenatore più irriverente, più rivoluzionario e più visionario del calcio italiano.

Oggi Zdenek Zeman compie ben 75 anni, più di 50 vissuti in panchina tra miracoli calcistici, delusioni, battaglie al Palazzo. E poi le verticalizzazioni, i gradoni, la preparazione nei boschi.

Sempre all’attacco, sempre a segnar un gol in più degli avversarsi. E della fase difensiva poco importa, la gente va allo stadio per divertirsi. In fondo il risultato è casuale la prestazione no. Ed è proprio questo quello che cerca il Maestro Boemo.

Tra le sigarette, le sue partite a briscola con Pavone e Casillo protagonisti del miracolo Foggia con Signori, Rambaudi, Baiano e tanti altri giovanotti lanciati nel calcio che conta.

Le parentesi belle ma senza vittorie di Lazio e Roma, la parentesi sfortunata di Napoli dove accettò, nell’ estate del 2000, di allenare una armata Brancaleone e fatto fuori troppo in fretta da una società di incompetenti guidata da un venditore di quadri falsi.

Poi il ritorno in provincia a Pescara, dove replica la sua Zemanlandia foggiana con gli abruzzesi in serie A con Immobile, Insigne e Verrati sugli scudi, poi il ritorno al vecchio amore Roma (scelta errata con il senno di poi).

Dal giugno dello scorso anno, però, la sfida più romantica che ci sia: il ritorno a Foggia e questa sera sfida play off a Chiavari contro la Virtus Entella per replicare Zemanlandia, ancora una volta, ancora con il suo calcio ultra offensivo e con protagonisti semi sconosciuti.

Zeman, o si ama o si odia.

Espressione austera, seriosa. Flemmatico, inscalfibile nei suoi lunghi silenzi, profonde pause con tempi scenici. Eppure progressista, vent’anni avanti rispetto a tutti gli altri e per certi versi anche simpatico. Zdenek Zeman o lo si ama o lo si odia. Non è un concetto precostituito, non in questo caso. C’è chi lo difende e chi lo attacca, chi lo critica e chi lo esalta.

Il suo calcio offensivo è rivoluzionario e unico, dogmatico e con principi ben radicati. Il gioco prima dei risultati, divertimento e bellezza più importanti dei titoli. Gli hanno dedicato canzoni, hanno scritto libri e trattati su di lui, lo hanno imitato. Ma Zeman anche a 75 anni resta quello di 30 anni fa, quello avvolto nel fumo di una Marlboro a fa innamorare l’ Italia del pallone con il suo Foggia degli anni ’90.

E poi le guerre al Palazzo e al doping nel calcio, unico personaggio a portare avanti battaglie che mai nessuno aveva avuto il coraggio di iniziare. E forse per questo spesso uscito fuori dal calcio che conta.

Lunga vita al Maestro Zeman, l’allenatore più rivoluzionario del calcio italiano.