Ritiro Castel di Sangro- ADL in conferenza stampa: “Scudetto? Proviamoci, ma uniti! Mertens-Kou? Dipende da loro. Berna? L’ho trattato personalmente.” Spalletti: “Mercato sostenibile e squadra competitiva”
Il Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha presentato in conferenza stampa il secondo ritiro stagionale, di Castel di Sangro
Il Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha presentato in conferenza stampa il secondo ritiro stagionale, di Castel di Sangro
Prende la parola Aurelio De Laurentiis
“Questo sarĆ il terzo anno che andremo a Castel di Sangro dopo il ritiro in Trentino. Abbiamo un accordo per 12 anni con Castel di Sangro, ci sarĆ questo piĆ¹ altri nove. Qualcuno si domanda perchĆ© De Laurentiis sia uno dei pochi che non cerca delle scorribande intercontinentali. Ieri Charlie Stellitano mi ha offerto di andare in Sud America per 1,1 milioni di dollari. Io ho rifiutato e lui mi ha detto che ĆØ strano. Invece io faccio cosƬ perchĆ© il periodo del ritiro ĆØ un periodo sacro, si gettano le basi per tutto l’anno.
Quest’anno inoltre sarĆ strano, ci sarĆ lo stop per il Mondiale e io sto cercando di convincere altre squadre di Serie A di andare a confrontarci in un altro paese in quel periodo, un paese buono per clima e che abbia le strutture giuste. L’Italia non si fermerĆ . Senza la partecipazione al Mondiale diventa un problema non continuare a parlare degli italiani. Quindi noi daremo anche a voi giornalisti l’opportunitĆ di seguirci in questo torneo novembrino, dicembrino, prenatalizio.
PerchĆ© io non voglio andare fuori durante il ritiro? PerchĆ© non voglio distrarre me stesso e gli altri dirigenti sul mercato in fieri. NĆ© voglio costringere la squadra a fare voli transoceanici, fusi orari eccetera. Se uno deve scommettere su una preparazione psicofisica corretta bisogna lavorarci senza avere dei ritardi. Saremo a Castel di Sangro dal 23 luglio fino al 6 agosto e faremo da tre a quattro partite. Queste tre o quattro partite saranno fatto con delle societĆ europee, le stiamo interpellando, che noi ospiteremo. Preferiamo pagare noi dei soldi a qualcuno per farli venire a Castel di Sangro. Ci avevano offerto soldi per andare a Londra o altrove, ma a Castel di Sangro abbiamo tutto”.
Tutti dite che ĆØ Gravina che mi ha portato lĆ . Invece lƬ mi ha portato il sindaco di Roccaraso. Noi ad un certo punto portavamo la Primavera in Trentino, poi ho fatto un accordo col sindaco di Roccaraso. Poi mi hanno detto che dovevo sentire il presidente della Regione Abruzzo. Io mi sono messo in macchina, sono andato a Castel di Sangro e sono andato a vedere. Sono stato soddisfatto. Poi mi sono visto con il presidente Marsilio e abbiamo fatto tutto subito.
Tra me e Gravina c’ĆØ una contrapposizione giuridica sul Bari che vedremo come andrĆ . Le federazioni non hanno la capacitĆ che le leghe hanno di pensare a un calcio nuovo. PerchĆ©? PerchĆ© quando uno ricopre una carica di presidente vuole comandare e, volendo comandare, si commettono degli errori. Cosa gli rimprovero? La Legge 91, per la quale non si ĆØ battuto. Non ho mai visto fare delle proposte.
Ho sentito solo parlare di playoff e playout, non gli ĆØ mai venuto in mente magari di tornare a 16 squadre, come gli anni scorsi. Chi presiede delle organizzazioni nazionali e internazionali ha bisogno di voti e quindi non prende mai delle posizione scomode. Chiaro il ragionamento? Ho aperto questa parentesi per dare una spiegazione. Leggevo su tutti i giornali che il presidente Gravina mi ha portato a Castel di Sangro. Lui aveva il Castel di Sangro, anche la sua esperienza calcistica ĆØ un’esperienza che io rispetto ma non ĆØ contemporanea, non puĆ² sapere cosa possa essere una squadra di Serie A del Sud. Io gli dico: tu presiedi? Ma fai comandare gli altri”.
Aurelio De Laurentiis passa la parola ad Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro
“Con l’emozione della prima volta seguo questa conferenza stampa. E’ una nuova esperienza che ci auguriamo sia quell’esperienza auspicata giĆ dal primo ritiro. E’ bello avere un club blasonato come il Napoli di mister Spalletti. Talvolta ci viene contestato di non essere presenti nel panorama delle localitĆ turistiche, ma ĆØ un concetto che va oltre. Noi abbiamo chiarito e stabilito che i ritiri si possono fare non solo sulle Alpi ma anche sugli Appennini e in Abruzzo. Per questo devo ringraziare De Laurentiis e il presidente Marsilio. Per quello che ci riguarda l’impiantistica sarĆ di livello A, come sempre.
Il nostro stadio ogni anno va in mondovisione, due partite internazionali l’anno e quest’anno ospiterĆ amichevoli di livello, che era quello che ci auspicavamo tutti. Si comincerĆ a vedere agonismo e livello tecnico. Abbiamo definito le location anche per i momenti d’incontro, con la stampa, col mister, con i giocatori. Ci auguriamo sia per la prima volta un ritiro normale da noi che susciti quell’effetto promozionale che poi si potrĆ propagare, anche con l’aiuto della stampa. L’Abruzzo ĆØ una regione enorme, che ha tante di quelle attrattative, da qui sfido la stampa di andarli a ricercare e promuoverli. SarĆ una bella opportunitĆ per tutti”.
Torna a prendere parola – spontaneamente – Aurelio De Laurentiis, che si rivolge al sindaco di Castel di Sangro Caruso e al presidente dell’Abruzzo Marsilio:
“Quando sono venuto a fare il primo sopralluogo non ho detto che me ne sarei tornato in Trentino. Sono rimasto impressionato di una cosa che non credevo neanche esistesse e allora ho fatto un contratto di sei anni piĆ¹ altri sei, dodici anni. Noi nel mondo occidentale abbiamo 83 milioni di tifosi, di cui 15 milioni solo negli Stati Uniti. Allora perchĆ© non invitate delle persone straniere durante il ritiro che possano percepire cos’ĆØ quel posto dal punto di vista ambientale, del cibo, dello sport.
Dovete sfruttare la forza del Napoli, i followers del Napoli, per far scoprire il vostro territorio. Pochi sanno, ad esempio, che le strutture di Roccaraso sono ferme lƬ dagli anni Settanta. Ma a me risulta che Roccaraso ĆØ considerata tra le dieci stazioni piĆ¹ importanti d’Europa per quello che puĆ² offrire, ma la gente non lo so. E allora io, fossi in te (presidente della Regione Abruzzo, ndr) metterei a posto Roccaraso, investirei qualcosa, anche se in Italia non ĆØ facile”.
Per Spalletti
Quant’ĆØ importante avere amichevoli di livello in ritiro? “Avere delle amichevoli serve. E bisogna averle di un certo livello se non hai una squadra mentalmente preparata a capire le necessitĆ e i momenti del campionato. Noi siamo una squadra abbastanza matura, nella fatica del ritiro ĆØ difficile acchiappare il massimo della condizione fisica e dell’attenzione mentale. Diventa un completamento. PerĆ² poi giocare con qualche squadra che dĆ qualche stimolo in piĆ¹ aiuta un po’. Bisogna diversificare, dalla partita piĆ¹ abbordabile a quella piĆ¹ difficile, e la mia squadra sa interpretare queste situazioni. A Castel di Sangro troviamo un po’ tutto. Andarsi a spostare all’estero, come diceva il presidente, ĆØ forse meglio ma ha un costo dal punto di vista della fatica. Il viaggio costa quanto l’allenamento dal punto di vista della fatica mentale. Per questo bisogna avere
Per Spalletti ancora
Vuole una squadra giĆ completa per il ritiro di Castel di Sangro? “Ma anche in questo il calcio ĆØ cambiato, bisogna navigare a vista. Non ĆØ che si possa, come una volta, mettere a posto la rosa. Ci sono vari momenti e in quei vari momenti per forza si inserisce il mercato e devi essere pronto a fare dei cambiamenti. Bisogna toccare il tasto dell’equilibrio e della sostenibilitĆ , l’abbiamo fatto giĆ l’anno scorso col presidente, bisogna continuare. Ma mantenendo una squadra competitiva, con calciatori forti. PerchĆ© sennĆ² la palla, anche col campo buono, non viaggia alla velocitĆ giusta”.
Aurelio De Laurentiis prende di nuovo la parola spontaneamente
“C’ĆØ un’altra cosa da sottolineare. Noi siamo l’unica squadra italiana che sta da tredici anni in Europa. I nostri giocatori sanno perfettamente cosa accade quando si va fuori a giocare. Quest’anno abbiamo un vantaggio in piĆ¹ nello svantaggio. Il fatto di dover interrompere i campionati ĆØ una grande cavolata fatta da Blatter e compagnia bella, ma non ne voglio parlare sennĆ² scriviamo un film giallo. Ma per noi sarĆ un vantaggio perchĆ© potremo prepararci a un mercato di gennaio che sarĆ il termometro giusto per misurare la febbre, per verificare come sono state le scelte fatte fino a quel momento. Io non sono uno da mercato di riparazione, ma in passato ho dovuto cedere e sono dovuto intervenire anche a gennaio. Quest’interruzione ĆØ sfastidiante, ma ci permetterĆ di fare ragionamenti importanti”.
Per De Laurentiis una domanda sul futuro di Koulibaly e Mertens
“Si fa molto spesso del sentimento, piuttosto della ragione, come approccio ai problemi. Sono dei ragionamenti che tu non puoi organizzare da driver come vorresti. Ci sono delle famiglie, degli agenti, ci sono i calciatori. E quindi degli interessi che molto spesso non sono gestibili dalla societĆ . A meno che la societĆ non voglia dissanguarsi. Lo Scudetto lo vince il Milan che ha 40 milioni in meno di monte ingaggi, questo vuol dire che noi dobbiamo rimetterci sui binari della regola che ci ha fatto da guida in tutti questi anni. La continuitĆ nella SSC Napoli, dalla mia presidenza in poi, non si ĆØ mai avuta.
PerchĆ© voi dal 1926 fino al primo scudetto non avete vinto nulla, in 60 anni? Allora non potete rimproverare a me che non voglio vincere lo Scudetto. De Laurentiis vuole vincere lo Scudetto, ma ci sono delle regole. Se io dico che quest’anno vinceremo lo Scudetto metto anche l’allenatore in una situazione di fuoco incrociato da parte dei media. Invece l’allenatore deve essere straprotetto. Quando abbiamo perso qualche partita che avremmo potuto e dovuto vincere mica ho fatto qualche dichiarazione contro l’allenatore? Sarebbe stato fuoriluogo.
Anche perchĆ© quante sono le partite che mi ha fatto vincere? Quando mi dicono: accatt’ ‘o giocator! Io dico che abbiamo giocatori straordinari. Poi ci sono dei giocatori che diventano condizionanti per lo spogliatoio se non giocano. PerchĆ© devo avere 23 giocatori e pagare 23 stipendi? Allora torniamo ai 16 giocatori degli anni passati? No, dobbiamo fare la Champions. Allora ci teniamo 23 giocatori. PerĆ² bisogna avere il coraggio di rischiare, chi non risica non rosica. Io mi prendevo il rischio anche nel mondo del cinema e di 400 film ne ho sbagliati 3. Quindi la regola funziona. Nel calcio sembra che tutti abbiano paura di perdere qualcosa.
Voi avete mai visto un dirigente sportivo parlare male delle istituzioni o di qualcuno? PerchĆ© poi cambia squadra e poi come si troverebbe? Ovviamente a disagio. La cosa piĆ¹ bella della vita ĆØ non avere scheletri negli armadi e poter essere liberi di dire quello che si pensa. Ma se dire quello che si pensa diventa scomodo perchĆ© voi lo interpretate. Per me quei due calciatori che lei ha nominato (Koulibaly e Mertens, ndr) sono due calciatori che rispetto, a cui voglio molto bene, ma dipenderĆ solo da loro vedere se la vile moneta ĆØ l’unica cosa che li puĆ² appagare o se vivere a Napoli, vivere una situazione anche filosoficamente diversa, lo possano considerare un privilegio. Altrimenti ĆØ un problema che non mi riguarda piĆ¹”.
Ancora De Laurentiis sull’idea di un mini-torneo durante il Mondiale
“Dovremo avere degli sparring partners prendendoli dalla Serie B, dalla Serie C, come confronto. Oltre che tra le altre compagini. Non si possono trovare otto squadre di Serie A per fare questo mini-torneo, quindi bisogna studiare tutto. Io lo sto facendo da un mese e ne parlerĆ² in Assemblea”.
Per De Laurentiis
A Castel di Sangro c’ĆØ la possibilitĆ di vedere uno tra Bernardeschi, Cavani e Vecino? “Sono stato molto silenzioso durante il campionato, quindi vi devo dare la possibilitĆ di fare almeno due incontri in cui potrete farmi tutte le domande che vorrete. Qui sono tutti cedibili. Ho trattato personalmente Bernardeschi, sono giĆ tre settimane che ho parlato col suo agente a Montecarlo e gli ho chiesto cosa facesse. Ma ho parlato anche col mister perchĆ© non si possono prendere delle persone non assimilabili in un contesto di gioco che sceglie il mister. Quindi se vogliamo fare Fantacalcio va bene, ma i calciatori devono essere messi bene in campo. Con questo non mi permetterei di dire che Bernardeschi non vada bene, ma neanche il mister.
Vedremo. Vecino e Cavani? Mai avuto contatti. FinchĆ© tu prendi in porta uno che ha 34-35-36 anni ĆØ un discorso. Ma quando cominci a prendere uno sul quale tu punti… Quando noi abbiamo preso Cavani dal Palermo era una seconda punta, qua invece ĆØ diventato una prima punta. Ora bisogna capire. Tu ti devi sempre mettere in testa che se la gente non gioca, anche se ĆØ dolce, simpatica, carica e ama il territorio, ti creerĆ sempre problemi negli spogliatoi. Quindi bisogna essere attenti nelle scelte perchĆ© oggigiorno basta una mosca che si trasforma in moscone per fare il patatrac”.
Per Spalletti
Come troverĆ il mix tra giovani e giocatori d’esperienza? Ma risponde De Laurentiis: “PerchĆ© Di Lorenzo quand’ĆØ arrivato era vecchio? Di Lorenzo ĆØ sempre stato Di Lorenzo”.
Poi risponde anche Spalletti: “A voi Baldari impone una sola domanda, a noi impone una sola risposta”.
Per De Laurentiis
A Castel di Sangro vedremo le nuove maglie Armani? “Le presenteremo o nel ritiro in Trentino o prima del ritiro stesso. La mia collaborazione con Armani continua, quindi sono estremamente contento. Ho visto che Adidas ha fatto un accordo per dieci pezzi unici con Balenciaga. Costavano 1.800 euro, 800 euro, 600 euro, 500 euro, 1.200 euro. Diciamo che il mondo dello sport sta diventando sempre piĆ¹ fashion. Io mi chiedevo perchĆ© bisognava decidere 18 mesi prima, mi hanno detto che con queste ditte ĆØ cosƬ.
Quando io ho girato l’Europa per parlare coi grandi marchi rimanevo very disappointed, perchĆ© a quello non gli farei fare manco il segretario a casa mia. E quelle cose non le avrei messe mai. In un momento di crisi noi abbiamo fatto 13 maglie. Ma la veritĆ ĆØ anche un’altra: uno dovrebbe giocare il 60-70% delle partite con la maglia azzurra perchĆ© quello ĆØ il nostro emblema, il nostro simbolo. Noi stiamo andando avanti”.
Per De Laurentiis:
Sui rinnovi di Ospina e Fabian?
“Siamo sempre alle solite. Ospina ha il contratto scaduto, l’ho incontrato, gli ho parlato chiaro e lui ĆØ partito. MercoledƬ scorso l’ho chiamato per avere una risposta, ma ĆØ in nazionale. Fabian? Ho incontrato prima lui e poi i procuratori, che mi hanno detto che mi faranno sapere entro 15 giorni. I 15 giorni non sono ancora passati. Nessuno vuol mandare via nessuno, ma nessuno vuol fare follie per i giocatori”.
Per De Laurentiis
Ridimensionamento?
“Non ĆØ un problema di ridimensionamento, ma portare sul binario giusto delle cose che sono accadute all’interno della societĆ in questi ultimi tre anni. Di accanimenti contrari e devastanti ne abbiamo subiti parecchi. Non fa piacere a Napoli quando uno porta il signor Ancelotti che viene per la stima che ha di me e si siede e accetta la metĆ di uno stipendio pur di venire a Napoli, dimostra di amare Napoli e non viene considerato dai tifosi. Non ĆØ corretto fischiare un secondo posto contro una Juventus che ha dimostrato parecchie volte di avere dei favoritismi che l’hanno incoronata.
Visto che io appartengo al genere delle persone perbene, questa condizione non l’abbandonerĆ² mai, neanche se volessero incoronarmi me. Io devo rimanere limpido, non me ne puĆ² fregare di meno. Quando vado a letto la notte non dovrĆ² mai pentirmi se ho mandato qualcuno a fanc**o. PiĆ¹ di tre volte al giorno non possiamo mangiare”.
Ci sono iniziative per i tifosi a Castel di Sangro?
“Se i tifosi non vogliono venire a Castel di Sangro, che ĆØ un’ora di macchina, voglio dire… Sicuramente ci saranno iniziative. Allenamenti a porte aperte? Decide il mister. Nel rispetto delle misure anti-Covid faremo tutto quello che si ĆØ sempre fatto. PregherĆ² il mister: in tutte le settimane in cui si giocherĆ una sola partita e non due partite, durante la stagione, sarĆ opportuno organizzare un allenamento a porte aperte al Maradona, per i tifosi, sempre che si comportino in maniera adeguata. Io ora farĆ² tutti i ricorsi possibili e immanabili perchĆ© ci sono rimasto male. La FIGC si permette, senza fare una indagine, di obbligarmi a pagare trentamila euro e chiude la Curva A del Maradona: secondo voi ĆØ corretta o scorretta questa posizione? Poi dicono che ce l’ho con Gravina, ma io non ce l’ho con Gravina, ce l’ho con una federazione che non sa fare le cose”.
Per Spalletti
E’ tranquillo sulla rosa? SarĆ competitiva? “Sono ogni giorno in contatto col direttore Giuntoli, valutiamo di volta in volta in base a quello che succede. Vado in vacanza tranquillo, poi vedremo che succederĆ e se ne parlerĆ ogni volta che viene fuori la richiesta del calciatore e la possibilitĆ di vederlo con un’altra maglia. Sono d’accordo col presidente sull’allenamento a porte aperte”.
De Laurentiis interrompe: “Quindi sei d’accordo, Luciano?”
Risponde il mister: “SƬ, su quello sono d’accordo (ride, ndr). Sono importante tutte le componenti per fare una squadra”
Prende di nuovo la parola Aurelio De Laurentiis
“Il 22 maggio ĆØ finito il campionato, il 27 maggio, cinque giorni dopo, noi avevamo chiuso il sostituto di Insigne, il sostituto di Ghoulam. Abbiamo riscattato Anguissa e prolungato Juan Jesus. Quindi abbiamo fatto quattro operazioni in cinque giorni. Cosa vuol dire? Che stiamo dormendo? Qui non pettiniamo le bambole, come diceva Ancelotti. Ma porta sfortuna e quindi non diciamo nulla”.
Per De Laurentiis
Come si fa a far digerire un prodotto che non genera il sogno dello Scudetto? “Io ho vinto una settantina di biglietti d’oro al cinema, ma non mi sono mai posto il problema di battere cinquecento film. A volte ho vinto, a volte sono arrivato secondo, altre terzo. Nel cinema guida lo spettatore. Nel calcio mi sono imbattuto in regole e regolamenti anche inquinati, in cui ho dovuto fare a cazzotti con un sistema che a noi non piace. Non conduco il gioco sul campo perchĆ© ci sono giocatori, allenatore e staff.
Se io metto appunto una Ferrari e i piloti non me la portano a vincere il campionato, cosa dovrebbe dire la Ferrari? Resta la macchina piĆ¹ desiderata al mondo, nonostante non vinca da tempo. Lo dice un Ferrarista, da quando avevo 18 anni. Bisogna inserire il tutto in un contesto piĆ¹ generale, nel contesto del calcio. Molto spesso le istituzioni non hanno rispetto per i tifosi. I campionati nazionali sono la prima scelta per i tifosi, ma si dice che bisogna far giocare i nazionali e non ci sono i tempi giusti. Ogni anno il circo riparte senza aver fatto un consultivo su cosa ha funzionato e cosa no. Abbiamo avuto una classe arbitrale che per tanti anni ha fatto quello che ha fatto, poi c’ĆØ stato Calciopoli. Per avere il VAR ci siamo dovuti battere come dei pazzi.
L’Italia ĆØ stata la prima ad utilizzarlo, male, perchĆ© comunque la casta va rispettata. Non si dĆ all’allenatore la possibilitĆ di chiamare il VAR. Anche il sistema di gioco condiziona la spettacolaritĆ . Tutti questi condizionamenti che io trovo brutalmente limitanti fanno sƬ che o imbrogli, e allora vinci per un tot numero di anno, o competi e allora puoi anche perdere. Nella vita si perde, si vince e si pareggia. Se parlo e non vinco, poi faccio una figuraccia. Allora uno tace. Ora che siamo quasi usciti dal Covid, c’ĆØ la guerra.
Chi se l’aspettava? Bisogna investire, ma con sapienza.
Se il Napoli fallisse e ripartisse dall’Eccellenza i tifosi sarebbero contenti? Io ho una responsabilitĆ nell’ambito sociale perchĆ© Napoli ĆØ un vessillo in tutto il mondo. Un Napoli dove si faceva la ricchezza di alcune societĆ e alcuni scrittori. Un conto ĆØ fare Il Padrino quando giĆ le situazioni in America sulla mafia erano giĆ sotto controllo. Noi siamo il paese piĆ¹ disastrato dal punto di vista della non-contaminazione delle forze dell’illegalitĆ . Basta vedere gli strani. Basta vedere come risponde il Ministero degli Interni. Nel 2014 mi sono spaccato per far cambiare il regolamento sul DASPO.
Negli stadi hanno buttato una Lambretta, o ve lo siete dimenticati? Il nostro paese ĆØ di una civiltĆ antica. Noi ci siamo illusi di essere degni di essere eredi dell’Impero Romano, ma noi siamo eredi dei visigoti, degli ostrogoti, di questa gente qui. Avete visto gli americani quando c’ĆØ un funerale cosa fanno?
Avete visto Top Gun che ĆØ un film estremamente politico? Andate a vedere l’ultimo episodio di Top Gun e vi accorgerete come gli americani ci tengano alla sua bandiera”.
Per concludere prende la parola Spalletti
“Noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare, lo devo ai miei calciatori. Se ne fallisce una sola di squadra ha ragione lei, ma se falliscono 4-5 squadre vuol dire che c’ĆØ un livellamento nelle squadre di seconda fascia. Abbiamo fatto quello che dovevamo anche nella capacitĆ di rimanere delusi quand’ĆØ svanito il sogno Scudetto. Anche lƬ l’abbiamo riconosciuto, siamo stati squadra, abbiamo percepito la delusione e questo puĆ² darci molto. Poi si prende la classifica e la si guarda bene, forse la dimentichiamo. Ci sono squadre che sono arrivate a tanti punti che l’anno prossimo possono arrivarci davanti, sono al livello. Il prossimo sarĆ un campionato difficile. Rimettere dietro squadre che abbiamo messo dietro quest’anno non ĆØ facile.
In questo condominio ci sono otto squadre, ci metto anche la Fiorentina perchĆ© farĆ un mercato importante e ha una squadra di livello. Ma ai nostri calciatori si puĆ² appuntare poco perchĆ© ĆØ cambiato un po’ il modo di giocare ed ĆØ stato un campionato difficilissimo. Occasione perduta? “Abbiamo fatto quello che dovevamo fare anche in questa delusione. Questa delusione ci ha permesso di reagire nelle partite dopo. FIno all’ultima partita siamo stati professionisti. Mentre prima c’era il rischio di non poterci entrare in Champions. Dare 15-16 punti a Lazio e Roma non ĆØ da nulla. Dire che ĆØ un’occasione perduta ĆØ limitante”.
Interrompe De Laurentiis
“La Fiorentina ha venduto per 120 milioni, il Napoli non ha venduto nessuno e qualcuno mi dĆ anche dell’idiota per non aver venduto nessuno. Queste squadre apparentemente minori poi non giocano in Europa e quindi hanno tutta la settimana per preparare la partita.”
Interviene Spalletti
“Allora andiamo avanti. Non hanno neanche la Coppa d’Africa nĆ© il numero piĆ¹ alto di casi Covid in Serie A. E non hanno gli infortuni che abbiamo avuto noi.”
De Laurentiis conclude cosƬ l’incontro con i media
“Voglio concludere con un messaggio questa conferenza stampa: Faremo di tutto per riportare a Napoli lo Scudetto. Ma dovremo essere tutti insieme e se non ce la faremo non dovremo deprimerci perchĆ© noi siamo il Napoli”.
Redattore per Football-Magazine; Redattore per Casanapoli.
In precedenza redattore per Miglionews; redattore per ilmionapoli; redattore per forzazzurri; redattore per Veusviolive