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Il mercato del Napoli, Enrico Fedele: “Prenderei Dybala. Koulibaly e Mertens ormai sono lontani dal Napoli”

Il mercato del Napoli

Il mercato del Napoli, Enrico Fedele: “Prenderei Dybala. Koulibaly e Mertens ormai sono lontani dal Napoli”

A Radio Marte nel corso di Marte Sport Live ĆØ intervenuto Enrico Fedele, dirigente:
ā€œDovendo sfruttare la caratteristica migliore in assoluto di Osimhen, ovvero lā€™elevazione, se giochi con gli esterni che vengono dentro, restringi lo spazio.

Penso che sia una delle varianti che bisogna provare quella di andare sul fondo e crossare.

Cā€™ĆØ bisogno di cross sia da parte degli esterni bassi che di quelli alti. Kvaratskhelia e Zerbin a sinistra e Politano e Lozano a destra, sono esterni di piede contrario. Siamo alla solita, quindi potresti avere anche degli esterni che tagliano e fanno il passaggio di ritorno al giocatore smarcato che deve crossare bene.

Koulibaly e Mertens?

Bisognava arrivare ad oggi per fare questa proposta a Koulibaly? ƈ stato fatto soltanto per salvarsi. Koulibaly a mio giudizio ĆØ giĆ  andato via, non credo alla Juventus.

Il Napoli che vuole fare? Se Mertens viene qua a 2.5 milioni, lo fa per la maglia? Lo fa perchƩ non trova la squadra che gli da i soldi.

Lo farei stare a casa e farei il colpaccione Dybala.

Devo portare un giocatore di grande qualitĆ . Se va via Koulibaly bisogna prendere un altro difensore, in Italia difensori forti non esistono. I migliori sono gli stranieri, oltre a De Ligt ci sono Bremer o Milenkovic.

Il Napoli deve trovare un giocatore che fa fare e fa i gol. Se risparmio i soldi di Mertens e Koulibaly, se voglio fare una squadra degna di tale nome devo prendere un calciatore di grande qualitĆ . Meret? Non mi fido di lui.

ƈ evidente che quando Spalletti dice che deve guadagnarsi il posto, esprime poca fiducia. Vi rendete conto di questo ragazzo che pressioni avrĆ ? Io da dirigente purtroppo prenderei un portiere che mi dia delle garanzie. Chi rischia di far fare il titolare a Meret? Al di lĆ  delle qualitĆ , un altro problema ĆØ la fragilitĆ ā€.