Delio Rossi: Penso che Neto sia affidabile e conosce il nostro campionato
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Delio Rossi, allenatore
“Calcio d’agosto? Non sono tanto interessato, perché oggi daremmo un giudizio parziale. Le squadre i migliori colpi li faranno dopo 3/4 giornate di campionato. L’Inter fino a dieci giorni fa era la regina del mercato, adesso la Juventus ha preso giocatori idonei. Poi c’è la Roma che si è rinforzata molto. È tutto relativo in questo momento. Io penso che Napoli meriti rispetto, penso ci sarà una rifondazione. Magari ha scelto giocatori che non rubano l’occhio, ma l’importante è che siano funzionali all’obiettivo. Ha perso dei giocatori importanti, ma penso che si presenterà ai nastri di partenza con giocatori altrettanto importanti. Neto? Come non giocava perché era molto giovane, parliamo di dieci anni fa. Nel frattempo ha fatto la sua strada ed è un profilo interessante. Penso che Neto sia affidabile e conosce il nostro campionato. Non è Bonucci con i piedi, ma li sa usare. La prima dote che deve avere un portiere deve essere quella di saper guidare la difesa, poi di saper parare e poi se sa giocare con i piedi ancora meglio. Italiano è l’allenatore che preferisco in Serie A perché si è guadagnato la categoria. Mi rivedo molto in lui perché ha ottenuto i risultati col lavoro e poi esprime un buon calcio. Se può essere l’anno giusto per la Lazio? Secondo me ha fatto un mercato logico su indicazioni dell’allenatore. Si presume che avendo scelto lui i giocatori possa fare bene. Il Palermo? Piazze come questa devono stare nei campionati che contano, sono felice per loro. Salernitana? Se tu riesci a superare indenne il primo anno dalla Serie B alla Serie A, è molto buono. Il modulo del Napoli? Secondo me ci sono dei ruoli fondamentali nel 4-3-3: portiere, difensore centrale, mediano e centravanti. Secondo me i giocatori più forti li devi avere in questi ruoli. Più Mertens è da 4-3-3 rispetto ad Osimhen che non ha queste caratteristiche, però lì c’è l’intelligenza dell’allenatore che sfrutta il suo attacco alla profondità. Lobotka? Dipende da come vuoi impostare il centrocampo. È idoneo in mezzo a Anguissa e Zielinski, ma Jorginho sarebbe meglio”.
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