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Turci: Spalletti si affiderà a Meret? Personalmente…

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gigi Turci, ex portiere tra le tante della Cremonese dell’Udinese. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Quale squadra di Seria A è più pronta per la prossima stagione? “Alcune squadre hanno cambiato tanto e sono ancora dei cantieri aperti. Il Milan sembra essere la più solida, ma anche il Napoli è rimasto sullo stesso livello dello scorso anno. La Roma, invece, si è rinforzata. La Serie A comunque sembra sia aumentata di livello rispetto alla passata stagione”. Spalletti si affiderà a Meret? “Personalmente stravedo per Alex. È cresciuto nelle giovanili dell’Udinese ed ho monitorato tutta la sua trafila all’Udinese. È il portiere più pulito dal punto di vista tecnico della Serie A. La prossima stagione sarà quella della consacrazione, ha tutte le qualità per mostrare il suo potenziale. Gli dovrà essere affiancato un collega di esperienza, ma il titolare dovrebbe essere Meret”. Alex dovrebbe avere un’iniezione di fiducia dall’ambiente… “La parola chiave per qualsiasi calciatore, in particolare il portiere, è fiducia. In questo ruolo deve essere stabilita una gerarchia per far sì che renda al meglio. Calcisticamente, un dualismo tra estremi difensori non giova mai. Meret, tuttavia, deve ragionare in termini diversi rispetto allo scorso anno, deve pensare da valore aggiunto, a seconda del collega che gli è vicino”. Quanto influisce la lingua per un calciatore straniero per comunicare con i compagni? “Il periodo di integrazione è rilevante, prima ci si ambiente meglio è. L’esempio lampante è Maignan: nonostante la lingua francese, è stato coinvolto costantemente ed ha influito positivamente nelle diverse fasi della stagione del Milan in ogni ruolo”. Quanto è stato difficile per il Milan dire addio a Donnarumma? “C’è stata una serie di decisioni decretate nel corso degli anni, che ha condotto alla scadenza del contratto di Gigio. Il Milan, tuttavia, ha pescato un talento, il miglior talento in Europa. Francamente Mike ha compiuto un’impresa straordinario l’anno scorso, soprattutto per quanto concerne il coinvolgimento all’interno del progetto rossonero. Non era semplice sostituire Donnarumma”. Al Napoli manca una figura come Maldini: come si riesce a coniugare un risultato sportivo con una società ingrombrante? “Bisogna trovare un equilibrio all’interno della dirigenza. È necessario monitorare la gestione delle relazioni, la disponibilità di un budget importante e i rapporti interpersonali”. Analogia tra l’Udinese del passato e il Monza odierno? “Il club lombardo ha una proprietà ambiziosa, sta costruendo un’ottima squadra. Ma l’Udinese dei miei tempi è stata edificata nel corso degli anni, attraverso degli step; centrammo per la prima volta la qualificazione in Europa, fu una stagione trionfale. Avevamo la consapevolezza di raggiungere traguardi differenti da quelli prefissati inizialmente. Il calcio, tuttavia, non ci ha mai risparmiato sorprese, chissà se potrà dar fastidio alle sette sorelle”.