Kvaratskhelia, parla l’agente italiano: “Kvara affascinato da Napoli”
A Radio Kiss Kiss Napoli, nel corso della trasmissione “Radio Goal” condotta da Valter De Maggio, è intervenuto l’agente italiano di Khvicha Kvaratskhelia, Gennaro Di Nardo.
Il talentuoso attante georgiano, in poco tempo è già diventato uno dei giocatori più rappresentativi del nuovo Napoli targato Luciano Spalletti. Il georgiano grazie al suo modo di stare in campo e ai suoi dribbling è diventato l’elemento della rosa azzurra più acclamato del tifo partenopeo. Così come Marek Hamsik, Khvicha ha scelto di vivere non lontano dal Konami Training Center di Castel Volturno ma, è affascinato dalle bellezze della città partenopea.
Adesso che è in Georgia con la sua nazionale ci pensa il suo agente italiano a dirci come l’esterno sinistro sia rimasto affascinato e incuriosito da questa nuova avventura professionale.
Ecco le dichiarazioni di Gennaro Di Nardo:
“Khvicha sta bene è felice di essere in Georgia dopo l’esperienza a Napoli, è molto contento. Essendo di Napoli posso consigliargli le dinamiche della città, in un gruppo di agenti che lavorano benissimo. La città partenopea va spiegata e introdotta, ma posso dire che ci sono molte similitudini con la Georgia. Qui in Georgia seguono tutti il Napoli, credo che in tanti tifosi arriveranno in città. Ci sarà un bello scambio con questa Nazione, tutti seguono Kvaratskhelia ed il Napoli”.
Sulla città di Napoli
“Ha visto qualcosina della città, ma ora girare sarà sempre più difficile per lui. Ama la cucina italiana, anche se mi ha consigliato anche quella del suo paese che è veramente ottima”.
“Gli piace il mare, ama una zona di Napoli in particolare, quella di Posillipo e lo vedo sempre più affascinato dai panorami incantevoli della nostra città. Lo vedo sempre più integrato, è sereno ed è consapevole di quello che sta facendo”
“Scrivo di calcio da oltre mezzo secolo. Molti che scrivono usano tranquillamente i modi miei ma non se ne accorgono affatto; vedono il calcio con occhi miei ma si guardano bene dall’essermi riconoscenti.” (Cit. Gianni Brera)
