L’ex arbitro Pieri: “Per trasparenza sarebbe interessante ascoltare che si dicono arbitro e VAR. Sono contro il tempo effettivo, ma…”
A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Tiziano Pieri, ex arbitro
“I dialoghi tra il VAR e l’arbitro in campo? Non penso ci sia qualcosa di segreto, ma soprattutto in questa fase iniziale credo debba essere creato un meccanismo. Oggi sarebbe interessante ascoltare quello che si dicono anche per curiosità. Per trasparenza e per far capire che cosa succede. A volte gli arbitri sono un po’ troppo tranquilli. In campo è fondamentale dare la sensazione a tutti che l’arbitro decida. Lo spirito per il quale è nato il VAR è quello di non far segnare gol nettamente irregolari, come quello di Maradona col pugno. A volte noi vediamo il VAR come moviola, vediamo in Europa come vengono analizzati gli episodi. Se per me uno sgambetto è un evidente errore, un altro potrebbe dire che sia una dinamica di campo. Con la goal line technology e con il fuorigioco non ci sono più polemiche. Tutte le componenti devono far sì che si arrivi ad un minutaggio adeguato ad uno spettacolo. Si gioca soltanto circa 45 minuti. Tempo effettivo? Non mi piace come idea, ma mi piace un recupero più corposo. In Napoli-Udinese gli azzurri hanno dominato, ma dopo aver avuto un calo l’Udinese ha fatto due gol ed è stato uno spettacolo vedere gli ultimi minuti. Questo poco giocare annoia”.
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