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Juventus, Lotito: “Agnelli è un gran lavoratore al di là di tutto”

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Juventus, Lotito: “Agnelli è un gran lavoratore al di là di tutto”

Il presidente della Lazio difende Andrea Agnelli e dice: “Lo attaccano tutti, ma è un gran lavoratore. Ho sentito il bisogno di abbracciarlo”.

Lo tsunami che ha colpito la società bianconera non si è ancora placato, nonostante le dimissioni del CdA in toto, presidente Agnelli compreso.

La parte sportiva della società sta rischiando molto, nonostante il blasone e la potenza che, negli anni, si è fatta sentire sulle vicende calcistiche dell’Italia.

La giustizia indaga sulle varie vicende per le quali, in questi giorni, stanno venendo fuori intercettazioni a gogo che gettano fango sulla condotta di persone che del calcio non hanno ne la serietà, ne il senso di appartenenza.

L’ex presidente Andrea Agnelli è stato però difeso, non tanto per le accuse rivoltegli, ma per il suo essere gran lavoratore, da Claudio Lotito, presidente della Lazio, che, nell’ intervento di ieri al Premio Colalucci ha parlato della sua figura e della Juventus, al centro del tumulto che sta toccando la società bianconera: “Non faccio il magistrato. Tutti, quando vincono salgono sul carro, poi scappano quando c’è qualche problema, scappando oltretutto dalle persone da cui tutti si sono abbeverati. Ci sono squadre che hanno guadagnato tanto dalla vendita di due giocatori, se non ci fosse stata la Juve non avrebbe incassato 160 milioni. Oggi tutti parlano male della Juve, ma ha contribuito al sostentamento del calcio italiano”.

Ha sentito Agnelli?
“L’ho visto al Senato e l’ho abbracciato”.

Gli ha consigliato qualcosa?
“No, non c’è problema. Mi ha dato un’impressione dal punto di vista umano non giusta rispetto a ciò che ha dato al calcio italiano. Dire che la Juve sia il male del calcio italiano non è giusto. Oggi tutti si scatenano per creare dissidi nei confronti della Juve. Un conto è la politica, un altro il valore umano. Andrea è uno che lavora. Ci incontravamo in ufficio da me alle 8, vuol dire che si svegliava alle 5, alle 6”.