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Rizzardi: Il Napoli rischia poco ed è capace a giocare

Il Napoli

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”  è intervenuto Ivan Rizzardi, ex calciatore di Napoli e Cremonese

Sono contento di quanto sta facendo il Napoli, seguo sempre le partite perché Napoli è stata una delle pagine più importanti della mia vita e quando si gioca lì si diventa tifosi per sempre. È la squadra più forte d’Italia e tra le più forti d’Europa.
Il primo posto è meritatissimo. Spalletti è uno dei pochi allenatori che va sul campo ad allenare. Oggi faccio i complimenti al presidente e a Giuntoli perché se si è arrivati a questo punto è merito loro. C’è una squadra giovane con grande qualità. Hanno costruito una squadra per i prossimi 3/4 anni.
Mario Rui è sempre stato un buon giocatore. Non è stato quest’anno che ha raggiunto la maturità, ma c’è un equilibrio di squadra che gli ha fatto acquistare sicurezza. Era già forte.

Kim e Rrahmani?

Quando un reparto viene costruito di nuovo c’è più concentrazione, attenzione e voglia di dimostrare che quello che è stato sostituito non era più forte. Poi non dimentichiamo il grande campionato che sta facendo Meret. Il Napoli rischia poco ed è capace a giocare. Io vedo delle accelerazioni dei due difensori centrali che sembrano centrocampisti.

Se il Napoli deve preoccuparsi della Cremonese dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia?

Era appena arrivato Ballardini sulla loro panchina, il Napoli l’ha un pochino sottovalutata e non penso che lo farà in campionato. Da parte mia sono contento perché qualsiasi cosa succeda, vinco. Sono le due squadre per le quali tifo. Spero sia una bella partita, ma il Napoli è superiore.
Nella partita di Coppa Italia il Napoli ha capito dove c’è stato l’errore perché poi è andato a giocare la gara successiva molto concentrato e con maturità. L’obiettivo principale è il campionato e non credo ci siano molte antagoniste, poi dovrebbe concentrarsi anche sulla Champions League.
Io penso che il Napoli possa ambire a vincere la Champions. Il Napoli ha una consapevolezza di essere forte che erano anni che non si vedeva.
Prima Maradona dava questa sicurezza, oggi nel Napoli ci sono 20 giocatori allo stesso livello che hanno consapevolezza. Io rivedo il Napoli nel Liverpool di Klopp dove i calciatori sono diventati campioni”.