Zoff: Meret? L’allenatore è certamente un fattore determinante per la sicurezza che deve acquisire un portiere
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Dino Zoff, ex calciatore di Napoli e Juventus
Ritiene che il Napoli sia abbastanza concentrato da battere i granata nel prossimo impegno?
“Le partite sono sempre diverse. Anche se la festa è già iniziata da tempo, credo che i giocatori vogliano terminare alla grande. C’è la possibilità di raggiungere il record di un tricolore con sei giornate d’anticipo. Un risultato straordinario, in tanti anni di carriera non mi è mai capitato nulla di simile”
Record che sarebbe la ciliegina della stagione azzurra?
“Più che ciliegina mi sembra una bella ciliegia! Il Napoli ha dominato il campionato, distaccando ampiamente tutte le squadre cosiddette grandi, riuscendo in un’impresa straordinaria”
Impegno proibitivo per i nerazzurri contro la Lazio?
“Sarà una sfida difficile per i nerazzurri. La Lazio sta facendo particolarmente bene, soprattutto dimostrando solidità difensiva. Si è detto molto del rischio di lasciarsi distrarre dagli impegni europei. Sono discorsi che non comprendo, nella mia carriera da giocatore tutti i trofei che ho vinto non mi hanno mai impedito di garantire impegno e concentrazione in tutte le competizioni. L’Inter, inoltre, non può permettersi di rischiare tanto. La qualificazione in Champions è fondamentale. La società nerazzurra parte sempre da presupposti di grande considerazione, che non possono prescindere dalla competizione internazionale”
Di chi è il merito di questo exploit dei portieri in Serie A?
“Il merito è dei portieri, che hanno grande qualità, e dei preparatori che gli consentono di esprimersi al meglio”
A cosa si deve la carenza talenti del calcio italiano?
“Non saprei dirlo. Ciò che posso dire è che ai miei tempi c’erano davvero tanti talenti. Ricordo Cudicini, Pieri e successivamente Buffon come i protagonisti di un calcio che produceva assoluti talenti. C’erano portieri che facevano la differenza, e che non si accontentavano di giocare con i piedi…”
Meret ha le potenzialità per insidiare Donnarumma in Nazionale?
“La possibilità di creare un duo c’è sempre. In tal senso, ricordo il dualismo con Albertosi. Alex ha già dimostrato di avere tutte le qualità di poter concorrere ad una maglia da titolare in azzurro, nonostante l’ex Milan ci abbia aiutato a vincere un Europeo”
Previsione sulla sfida tra Inter e Juventus?
“E’ una sfida ancor più determinante per la Juve, considerando quelli che potranno essere gli sviluppi delle vicende extra campo. Ciò detto, è il Derby d’Italia, ed entrambe le squadre vorranno dare il massimo”
Giudizio sul nuovo format della Supercoppa, che prevede la final four?
“Non riesco ad esprimere un giudizio definito. Ci sono, ormai, così tanti impegni e competizioni che è difficile riuscire a seguirle tutte. Ciò che è certa è l’importanza, per la Juventus, di riuscire ad arrivare in fondo alle sfide di Coppa, e di conservare i punti sottratti con la penalizzazione”
Ritiene che dietro la crescita di Meret possa esserci la fiducia di Spalletti o la solidità del reparto difensivo?
“L’allenatore è certamente un fattore determinante per la sicurezza che deve acquisire un portiere. È un ruolo diverso dagli altri, che deve riuscire a fare la differenza anche a priori di quello che è l’andamento della squadra”
Crede che il razzismo sia un reale problema sugli spalti italiani?
“Sono dell’opinione che si possa considerare parte dei classici sfottò da stadio. Tutti hanno avuto delle contestazioni feroci, ricordo cosa mi dicevano allo stadio, e non avevo il coraggio di dirlo a mia madre (ride n.d.r). Credo sia eccessivo esporsi a giudizi estesi e generalizzanti sul nostro Paese”
CASANAPOLI.NET