Ventura: Quest’anno rimarrà il rammarico della Champions, in cui il Napoli avrebbe potuto…
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gian Piero Ventura, ex allenatore del Napoli e della Nazionale
Lei è stato tecnico degli azzurri, in questi 18 anni cosa è cambiato nel Napoli, capace di salire dalla Serie C sino allo storico traguardo dello Scudetto?
“Sono cambiate tante cose. Intanto l’avvento della proprietà, che ha dimostrato di essere cresciuta e di aver compreso le dinamiche del calcio. Siamo partiti dal nulla, non c’erano palloni e campo d’allenamento. Negli anni la crescita è stata costante, passando dalla C all’Europa. Una crescita che si è conclusa quest’anno in maniera straordinaria, con uno Scudetto arrivato proprio grazie alle intuizioni della società nella scelta dei dirigenti, della guida tecnica e dei calciatori chiamati a sostituire vecchi pilastri. Il prossimo step sarà il palcoscenico europeo. Quest’anno rimarrà il rammarico della Champions, in cui il Napoli avrebbe potuto dire la sua, ma la squadra ha tutte le qualità per poter dire la sua le prossime stagioni”
Aveva visto in De Laurentiis qualcosa che potesse presagire il successo odierno?
“Si vedeva un entusiasmo ed una voglia incredibile di fare, pur senza conoscere nel dettaglio questo sport. È normale per chi si avvicina al calcio non avere piena confidenza con le sue peculiarità, ed in molti non riescono ad acquisirne piena conoscenza nel tempo. Il presidente è stato protagonista di una gestione straordinaria, riuscendo a circondarsi di professionisti che ritengo fondamentali nella crescita del club. In tal senso, reputo Pierpaolo Marino una figura chiave per la ripartenza del club”
Patron azzurro che ha dichiarato che, se ci fosse stata correttezza nel campionato, avrebbe vinto anche altri Scudetti…
“Credo potesse riferirsi soltanto alla Juventus. Qualche problematica effettivamente c’è stata… Oggi, con il Var, gli errori vengono dimezzati ed eviterei di mettere il discorso su questo piano. C’è soltanto da festeggiare uno Scudetto straordinario. È la prima volta che assisto ad una vittoria di un campionato senza discussioni e polemiche. Ciò di cui si dovrà parlare è delle ambizioni del club nel futuro e la sua programmazione. Quello di questa stagione è un quadro straordinario, che non va deturpato con polemiche, al momento, superflue”
Cosa è mancato al Napoli in Champions?
“La buona sorte. Il Napoli non ha mai sbagliato una partita in Champions. Ieri il Milan ha dimostrato di aver pagato, atleticamente e psicologicamente, l’assenza di Leao. A tal motivo mi sarebbe piaciuto vedere un Napoli al completo nella doppia sfida contro i rossoneri. A San Siro il Napoli ha dovuto giocare con Elmas prima punta, dovendo rinunciare ad un calciatore essenziale per le economie della squadra”
Come giudica le polemiche dei tifosi baresi riguardo ai festeggiamenti del presidente Lui De Laurentiis, e le preoccupazioni riguardo la multiproprietà?
“Sarebbe ridicolo che il figlio del presidente non possa festeggiare un traguardo storico del padre. Non condivido le preoccupazioni sulla massima categoria. A Bari sono stati fatti investimenti importanti, che hanno portato il club dal fallimento e la Serie D sino alla Serie B. La società ha prelevato un club dal potenziale enorme, Bari è una piazza passionale che vive di calcio. Quest’anno ci sono stati 55000 spettatori allo stadio. Bisogna, tuttavia, ricordare che la squadra non partiva con i favori del pronostico. Qualora ci fossero le condizioni per una promozione, sono sicuro che la società saprà comportarsi di conseguenza, e garantire un futuro solido al club”
Rivede in Iervolino un nuovo De Laurentiis?
“Mi reputo un amico del presidente. È entrato in società ed ha portato al club idee e voglia di costruire. La Salernitana vanta oggi giocatori ambiti da diversi club di prima fascia. Dimostrazione di un lavoro svolto al meglio dalla dirigenza. Iervolino nutre, a giusta ragione, ottimistiche ambizioni e sta raccogliendo il merito di una gestione sapiente, fatta di programmazione, investimento ed attenzione. Il massimo augurio che possa fargli è proprio quello di imitare il percorso fatto da Aurelio De Laurentiis”
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