De Marchi: Giuntoli ha bisogno di pochi consigli…
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco De Marchi, agente ed ex calciatore, tra le altre, di Juventus e Bologna
Perché, per Allegri, non è mai colpa di Allegri?
“E’ un discorso complicato da affrontare. Allegri ha sicuramente le spalle larghe per poter fare autocritica. Va considerata, tuttavia, un’annata complicata, soprattutto in virtù della gestione degli organi competenti. Togliere e ridare i punti non credo sia stata una grande cosa, anche per le rivali in campionato. In questo modo si destabilizza la squadra ed il suo modo di giocare. I conti, tuttavia, si faranno alla fine, e si giudicherà l’operato del tecnico tenendo conto di quanto accaduto fuori dal campo”
Van Hooijdonk, di proprietà del Bologna, potrebbe essere l’innesto dei felsinei il prossimo anno?
“Ho agito da intermediario proponendolo al direttore Bigon. Dalla società fu delineato un percorso che consentisse al ragazzo di poter maturare. È rimasto sei mesi a Bologna con Mihajlovic ed ha potuto acquisire nuove conoscenze. È stato poi mandato all’Heerenveen siglando 7 gol in 14 partite, potendo ancora oggi esprimere nella massima serie olandese. È un calciatore che sta dimostrando tutto il suo valore, continuando in un percorso di crescita promettente. L’esperienza olandese sta certamente garantendo una maturità fondamentale al ragazzo”
Quanto è importante il ruolo dell’intermediario per le strategie di mercato delle squadre italiane?
“Il nostro lavoro è quello di trovare giocatori adatti per tutte le categorie, parallelamente allo scouting dei club. Vi racconto un aneddoto. L’anno scorso c’erano due giocatori olandesi in Serie B, Wieffer e Dallinga. Li proposi a tantissimi club ma la seconda divisione olandese non era evidentemente appetibile. Oggi, Wieffer è titolare inamovibile del Feyenoord e Dallinga ha già fatto dodici gol in Ligue 1 con il Tolosa. Acquistare i due calciatori nelle prossime finestre di mercato è divenuta impresa proibitiva. Ci sono delle situazioni, come quella di Van Hooijdonk, che possono consentire ai club di usufruire di un prodotto importante. Ho cambiato il mio modo di lavorare, anche per necessità viste le esperienze non proprio felici del passato. Ho creato, dunque, una mia società in cui si cerca di instaurare dei rapporti sani con i ragazzi”
Ha consigliato qualche calciatore al Napoli in questo periodo?
“A Napoli c’è un direttore sportivo straordinario. Non so quale sarà il suo futuro, ma Giuntoli ha bisogno di pochi consigli. Inoltre, c’è un presidente che si è dimostrato capace di condurre la squadra alla competitività ed al successo, senza mai fare il passo più lungo della gamba. Ciò detto, ci sono tanti calciatori proposti. Cerchiamo, al limite del possibile, di coadiuvare i club cercando sempre di trovare nuovi e funzionali talenti”
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