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La Marca: Si è finalmente fatta chiarezza sul futuro di Spalletti, visto che

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca
L’anno sabbatico di Spalletti – “Si è finalmente fatta chiarezza sul futuro di Spalletti, visto che attraverso le parole dei diretti interessati si è intuita l’intenzione del tecnico di prendersi un anno sabatico. Mi auguro che il 4 giugno verranno fatti i dovuti onori a Spalletti che è entrato di diritto nella storia del club azzurro. Detto ciò, il Napoli, come già sta dimostrando, visto che si sta muovendo da tempo sul futuro tecnico, non deve perdere quel vantaggio tecnico e gestionale che si è creato in questo biennio, individuando colui che dovrà proseguire e chissà migliorare la strada tracciata da Spalletti”.
Luis Enrique – “Luis Enrique è per tanti aspetti il profilo giusto per il Napoli, è un tecnico che fa giocare bene le sue squadre e dal punto di vista tattico si incastrerebbe alla perfezione con l’idea di calcio professata in quest’anni dal club partenopeo, inoltre è una persona che ha dimostrato di possedere un’intelligenza e delle doti umane fuori dal comune, che sicuramente lo renderebbero un beniamino della piazza in poco tempo. Inoltre un nome del genere sicuramente potrebbe indurre alcuni calciatori come Kim Min Jae ed Osimhen a resistere alle tentazioni estere”.
Il talento giapponese – “Takefusa Kubo è una delle rivelazioni di questa Liga ed in questo momento è il giocatore nipponico di maggiore talento insieme a Mitoma del Brighton, Kamada prossimo a trasferirsi al Milan ed infine Furuhashi del Celtic. Si è sempre parlato di Kubo come un potenziale fenomeno, non è un caso che abbia un passato da giovanissimo sia nel Barcellona che nel Real Madrid, ma in quest’annata è davvero esploso, diventando uno dei grandi artefici della qualificazione in Champions League della Real Sociedad. A Napoli andrebbe ad occupare il ruolo di Lozano, è un giocatore imprevedibile, abile nel dribbling e a duettare nello stretto, praticamente sarebbe congeniale al modo di intendere il calcio da parte del club azzurro, inoltre ha dimostrato una certa capacità realizzativa. Sarà molto arduo convincere il calciatore a lasciare la Sociedad dove ha trovato l’ambiente giusto per dimostrare tutto il suo talento ma se il Napoli riesce a concludere questa operazione, davvero si garantisce un altro giovane dal sicuro avvenire”.
Il possibile erede di Osimhen – “Jackson è un prototipo di Osimhen, un calciatore di cui poco si parla ma che al Villarreal si sta mettendo in grande mostra, giocatore classe 2001 possiede mezzi fisici impressionanti, essendo alto 1.88, soprattutto in campo aperto è devastante. Con la maglia del Villarreal ha raggiunto la doppia cifra pur avendo giocato in Liga soli 24 incontri, avendo pertanto una media realizzativa impressionante. È un giocatore che ha margini di miglioramento incredibili e potrebbe essere il momento giusto per acquistarlo prima della sua definitiva consacrazione e del conseguenziale aumento alle stelle della sua valutazione”.
La Juventus – “La Juventus ha mollato mentalmente dopo l’eliminazione con il Siviglia, nelle partite con Empoli e Milan, sconfitte arrivate in maniera diversa, ciò che veramente ha impressionato in negativo è stata l’incapacità della squadra di trovare la via del gol. Le prossime settimane saranno le più importanti e cruciali per il futuro, a prescindere dalle vicende extra calcio, visto che bisognerà dar vita ad una programmazione a lungo termine, accantonando definitivamente l’illusione del cosiddetto “istant team” che ha reso in questi ultimi anni la Juventus meno competitiva e soprattutto ha indotto il club bianconero a concludere delle operazioni di mercato poco fortunate. Solo dopo aver definito questi aspetti societari si potrà valutare la posizione di Allegri e comprendere se il medesimo sia il profilo giusto per guidare una compagine che dovrà essere totalmente rigenerata sia sul piano tecnico che sul piano mentale”.
La Salernitana – “L’anno scorso Salernitana-Udinese valse la salvezza, questa volta Salernitana-Udinese invece ha rappresentato la crescita di un progetto e di una società che ha raggiunto l’obiettivo in anticipo, dimostrando soprattutto con Paulo Sousa la personalità di chi ambisce a non essere una mera comparsa in Serie A. Merita una particolare menzione Candreva un acquisto passato inosservato ma che con l’arrivo di Sousa è stato davvero determinante difatti nella seconda parte di campionato è stato uno dei migliori centrocampisti del campionato dispensando gol ed assist. A Salerno Candreva ha trovato una seconda giovinezza e credo che nella prossima stagione questo calciatore potrà tranquillamente ripetersi se non migliorarsi”.