Ielpo: De Laurentiis, lo sappiamo, ha un modo molto personalistico di gestire la sua società
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mario Ielpo, avvocato ed ex calciatore del Milan
Un pensiero su Silvio Berlusconi
“Credo di non dire nulla di nuovo se lo definisco un visionario che ha saputo realizzare i suoi sogni: Ha proposto, sia ne calcio che nelle televisioni, qualcosa di completamente nuovo, portando questi due strumenti – di intrattenimento – ad un livello del tutto diverso da come li ha trovati quando vi è entrato. Credo sia doveroso un ringraziamento per la spinta verso il futuro”
Come giudica la scelta di Rudi Garcia?
“Non posso che gioirne. Garcia è una persona che a me piace davvero molto. Lo ammiro, è una persona equilibrata e dai valori giusti, a differenza di qualcuno che, attualmente, avvelena i pozzi del nostro calcio. Certo, è una scommessa ma De Laurentiis ha le spalle larghe per assumersi i rischi di questa decisione. Non sarebbe stato facile per nessuno raccogliere la pesante eredità di Spalletti. Quando si fa così bene, come in questa stagione, è sempre difficile ripetersi. Il compito di Garcia sarà sicuramente difficile, seppure gli avversari che si prospettano nella corsa Scudetto non mi sembrino così agguerriti… Le contendenti continuano ad avere molti problemi, anche se si continuano ad accostare dei nomi che, sinceramente, mi paiono improbabili”
Chi è, dunque, che ‘avvelena i pozzi’?
“Posso fare nome, cognome e indirizzo. A me, Mourinho, non piace. I risultati non si discutono, è il numero uno della sua generazione al pari di Ancelotti. Tuttavia, vuoi mettere avere Carlo al posto di Josè? Quando vince va tutto bene, quando non vince è colpa dell’arbitro, della Lega e dei complotti. La cosa che più mi ha sconvolto sono state le polemiche con Karsdorp e Zaniolo. Anche quanto accaduto con i giocatori dopo la sconfitta con il Bodo non fu proprio gradevole. I calciatori fanno quello che possono, ma metterli alla berlina di fronte ai tifosi è un qualcosa che non mi piace affatto. Vorrei poi aggiungere: c’è un comunicato, o una presa di distanza della Roma dalle aggressioni all’arbitrio Taylor?…”
Nel Napoli di De Laurentiis si può dire che ‘uno vale uno’ e, cioè, che gli interpreti siano interscambiabili?
“De Laurentiis, lo sappiamo, ha un modo molto personalistico di gestire la sua società. Il Napoli ne ha giovato, è una delle poche squadre che non ha problemi finanziari e di continuità. Tuttavia, non bisogna dimenticare quanto il calcio sia un mistero, ed a volte basta agitare la bottiglia per mischiare gli ingredienti in maniera differenti. Un presidente, ed un allenatore bravo è colui che nasconde i difetti dei suoi collaboratori e ne esalta i pregi. È quando ciò accade che si riscontrano i successi come quelli odierni degli azzurri o della scorsa stagione dei rossoneri. Poi cosa è successo al Milan? Sono misteri che è difficile analizzare. Quel che sarà importante per il Napoli è partire così come si è terminato, seppur sarà difficile conservare la magia di questa stagione. Possiamo porre un ulteriore paragone con il Cagliari. Ranieri, solo con il fatto di essere arrivato, ha dato fiducia a tutti”
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