Ceravolo: Garcia? Un ottimo allenatore nonostante qualche periodo poco felice…
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Ceravolo, ex direttore sportivo di Napoli e Juventus
Un suo pensiero sulla scelta di Rudi Garcia?
“E’ un allenatore che conosciamo un po’ tutti in virtù delle esperienze al Lille ed alla Roma. Un ottimo allenatore nonostante qualche periodo poco felice. È un tecnico che può garantire continuità con un modulo ormai consolidato. Il prossimo anno sarà un bel vedere, con Milan, Juventus e Roma che vorranno riscattare le delusioni di questa stagione. La stessa Inter vorrà esprimere il suo enorme potenziale tecnico. Non sarà preventivabile un dominio come quello a cui abbiamo assistito quest’anno, ed il compito a cui sarà chiamato Garcia sarà dunque arduo. Quanto fatto in questa stagione è straordinario ed irripetibile. Napoli è una piazza calda che pretende sempre il massimo e per questo non sarà facile ripetersi, ma Garcia saprà dimostrare il proprio valore”
Quanto ha inciso l’umanità del tecnico francese sulla scelta del presidente?
“De Laurentiis non è uno sprovveduto, lo ha dimostrato nei suoi diciotto anni di gestione portando il Napoli dalla C alla A. Garcia ha lavorato al Lille ed alla Roma, vanta dunque esperienza nazionale. Parla diverse lingue, una persona colta che presenta caratteristiche, tecniche ed umane, che avranno convinto il presidente della scelta. I presupposti per fare un ottimo lavoro ci sono tutti, e non resterà che attendere che sia il campo a decretare ogni verdetto”
Quanto sposta gli equilibri un giocatore come Osimhen?
“Osimhen fa reparto da solo, capace di giocare di rimessa e di portare con sé diversi giocatori. Un attaccante che riesce a far spazio ed a far respirare la difesa. Il nigeriano è unico e spero che il Napoli possa non privarsene, anche se il mercato è imprevedibile. È certo che il presidente non se ne priverà a meno di offerte indecenti, l’apporto di Victor è davvero importante. È parte di un potenziale di cui non tutti, in questo campionato, possono giovare”
Il Napoli si è privato di Spalletti, con Kim e Giuntoli ormai ad un passo dall’addio: Non crede che si stia esagerando un po’ troppo nel non tutelare il gap maturato nell’ultimo campionato?
“Direttore ed allenatore hanno fatto un lavoro incredibile, e senza di loro non sarà semplice confermarsi. La squadra che vince è anche quella fuori dal campo, È chiaro, inoltre, che le altre squadre si potenzieranno sicuramente e faranno di tutto per colmare il gap di questa stagione. I punti di vantaggio con cui gli azzurri hanno concluso questo campionato non saranno gli stessi della futura stagione”
Come commenta la scelta di non liberare Giuntoli?
“Bisognerebbe essere dentro certe situazioni per potersi esprimere. Non mi permetterei mai di giudicare l’operato del club. Ciò detto, è chiaro che Giuntoli abbia manifestato la sua volontà di partire, con la società che ha fatto i propri calcoli. C’è un accordo con la Juventus anche se tra il dire e il fare… Cristiano ha dimostrato di essere tra i migliori dirigenti italiani, così come De Laurentiis di essere il miglior presidente. Sono sicuro che le cose possano sistemarsi per il meglio ed i due si lasceranno bene”
Crede che l’Arabia Saudita sia una meteora del calcio che conta o che i suoi investimenti la porteranno ad essere un grande campionato?
“Dove c’è potere economico l’obiettivo è fare del calcio un polo attrattivo, investendo grandi risorse nel settore. Quando ero in Cina si tentò l’attuazione di un simile progetto, anche se i risultati non ripagarono l’impegno. Molti giocatori ed allenatori, nell’immediato futuro, credo andranno in Arabia, anche se non è detto che ciò possa essere sinonimo di definitivo successo. I soldi possono consentire un progresso per il quale, però, è essenziale anche la programmazione, soprattutto sui giovani”
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