Napoli, l’avventura di Lozano in azzurro è ai titoli di coda.
NAPOLI – L’avventura di Hirving Lozano al Napoli è giunta oramai ai titoli di coda. Aurelio De Laurentiis ne aveva già ipotizzato l’addio. Il messicano è pronto a diventare il messicano più pagato della storia. Sembra essere arrivato il momento dei saluti tra il Napoli e Lozano. Il messicano sarebbe pronto a trasferirsi in MLS accettando una ricca offerta del Los Angeles FC. Anche se le parti sono distanti 5 mln e il calciatore preferirebbe restare in Europa.
Diversi giorni fa era stato lo stesso De Laurentiis a mettere Lozano alla porta dopo un lungo confronto sul futuro ed un eventuale proposta di rinnovo.
Nuova plusvalenza
L’attaccante sudamericano ha sempre lasciato trapelare la sua intenzione di non rinnovare e di conseguenza sarebbe stato addio oppure fuori rosa una stagione. Dall’affare, il Napoli, dovrebbe ricavare 20 milioni dalla cessione del cartellino che risulterebbe un’altra plusvalenza importante visto il completo ammortamento dell’acquisto. Lozano diventerebbe, a Los Angeles, il messicano più pagato della storia, con un triennale da 10 milioni lordi l’anno.
Si dà per scontato che il Napoli, nell’elenco degli obiettivi, abbiamo inserito anche un esterno a destra dato che Lozano sembra destinato a partire o comunque è fuori dal progetto. Ma siamo sicuri che il Napoli andrà sul mercato? Intanto il messicano potrebbe ancora rinnovare e comunque anche in caso di addio Garcia vorrebbe continuare a provare Raspadori come esterno destro. Numericamente dunque la società di De Laurentiis potrebbe anche decidere di non acquistare ancora nessun esterno offensivo.
Il patron azzurro, conscio del fatto che il calciatore potrebbe congedarsi a parametro zero nell’estate del 2024, potrebbe decidersi a lasciarlo partire a un prezzo inferiore rispetto a quello preventivato.
“Scrivo di calcio da oltre mezzo secolo. Molti che scrivono usano tranquillamente i modi miei ma non se ne accorgono affatto; vedono il calcio con occhi miei ma si guardano bene dall’essermi riconoscenti.” (Cit. Gianni Brera)