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Santacroce: Raspadori? “È strano, può fare un po’ tutto, ed anche bene. Per le caratteristiche che ha…

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabiano Santacroce, ex calciatore del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Nella trattiva che ha portato Natan a Napoli è stato coinvolto anche lei?
“No no… è una voce errata. È un giocatore che ho seguito, e sul quale mi sono documentato, soltanto dopo aver saputo dell’interesse del Napoli. Ho visto alcune partite e sono riuscito a capire qualcosa sul tipo di calciatore che è”
Cosa possiamo aspettarci dal difensore brasiliano?
“E’ un difensore fisico ed aggressivo. Ha tante qualità. È veloce, anche se l’unica pecca, almeno in fase iniziale, sarà l’esperienza. Bisognerà accettare gli errori iniziali, ma sarà importante aspettare che esprima le proprie qualità”
Natan nasce terzino, come vede il passaggio a difensore centrale?
“E’ un marcatore ma ha la fisicità per fare il centrale. Può disimpegnarsi in entrambi i ruoli. Gli servirà tempo per comprendere i nuovi meccanismi di gioco
Su cosa dovrà lavorare Garcia in vista della prossima partita?
“Garcia sta lavorando su un modulo tattico che prevede tanti scambi. Una contromisura positiva quando le squadre rimangono serrate nella propria metà campo. Il lato negativo, tuttavia, potrebbe essere quello di lasciare la squadra priva dei suoi punti di riferimento. Ciononostante, preferisco non sbilanciarmi sul futuro della squadra, i calciatori dovranno metabolizzare i nuovi meccanismi”
Crede che Spalletti abbia lasciato il Napoli perché consapevole dell’imminente addio di Mancini alla Nazionale?
“Non credo. Luciano ha lasciato il club perché aveva deciso di andare via dal Napoli e proseguire su quelle che erano le sue idee iniziali”
Natan, Juan Jesus, Alex Sandro, Bremer: cosa porta la Serie a ad acquistare così tanti difensori brasiliani?
“Sicuramente il fatto che ci sia una crescita in un ruolo in cui il Brasile, storicamente, peccava. Sono calciatori che abbinano grandi doti fisiche ad ottime qualità tecniche. L’unica pecca può essere quella della preparazione tattica. Sappiamo quanto sia importante questo aspetto in Italia”
Lindstrom ha detto di aver scelto Napoli piuttosto che Liverpool: che dimensione conferisce, al Napoli, questa scelta?
“La dimensione giusta, quella reale. Il Napoli si sta imponendo nel panorama nazionale ormai da anni. È una società importante che anche in Europa ha saputo far vedere cose importanti. A tal motivo mi sento di promuovere la scelta del danese. Napoli è una città che vive di calcio, e come lei ce ne sono poche…”
Qual è la posizione ideale di Raspadori?
“È strano, può fare un po’ tutto, ed anche bene. Per le caratteristiche che ha, è un calciatore che può far bene vicino alla porta. Un attaccante molto rapido ed in grado di calciare ottimamente sia di destro che di sinistro. Per questo è tra gli attaccanti più difficili da marcare in area di rigore. Sulla fascia, invece, perde parte delle sue qualità, non essendo tra quei giocatori in grado di saltare con continuità l’uomo”