Di Caro: il Napoli doveva rilanciare con Conte anche per dare nuove motivazioni a giocatori che hanno vinto
A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Andrea Di Caro, vice direttore della Gazzetta dello Sport
“Questo campionato ci farà fare brutte figure perché essendo chiamati ogni giorno per lavoro, a dire la nostra, ci troviamo talvolta anche ad estremizzare il discorso. Il Napoli non è la squadra dell’anno scorso, ma con la vittoria in Champions e quella contro l’Udinese ha ripreso fiato. Ciò che dà brio al campionato è lo scivolone dell’Inter in casa contro il Sassuolo in maniera inaspettata. Inter che a detta di tutti è una squadra molto solida e la più accreditata e i tormentoni sono sempre gli stessi e riguardano gli allenatori. Tutte le squadre hanno talloni di Achille che ogni tanto vengono fuori.
Nel calcio italiano la cosa che non si è mai verificata è che una squadra del centro sud possa vincere due o tre scudetti di fila. Aprire un ciclo non è impossibile, la mia impressione è che dopo l’addio di Spalletti, pur stimando Garcia, bisognasse andare a prendere qualcuno che non facesse rimpiangere la sua partenza. Lo avrei sostituito con Conte che magari fa giocare la squadra non in maniera brillante come Spalletti, ma riesce a ricavare il meglio dalle squadre. E riesce a compattare la squadra e farla viaggiare come un carro armato. Lo ha fatto dovunque e perdendo Spalletti, il Napoli doveva rilanciare con Conte anche per dare nuove motivazioni a giocatori che hanno vinto. Fossi stato in De Laurentiis non avrei pensato che si può vincere anche senza Spalletti, ma avrei rilanciato per evitare anche tante piccole polemiche.
Portare un’italiana fino alla fine in Champions la vedo difficile. Il Napoli l’anno scorso ha ammazzato il campionato e quindi dato la possibilità alle altre italiane di concentrarsi sulla Champions e poi gli accoppiamenti hanno fatto sì che le grandi potenze si scontrassero tra di loro. Ad oggi non penso che le italiane possano fare una cavalcata in Champions perché sono forti, ma non mi convincono del tutto”.
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