Verso Napoli-Fiorentina, A Garcia fischiano le orecchie…
Dopo il Real, il “Maradona” si prepara alla sfida con i Viola
Napoli-Fiorentina. E alla fine “Il maestro” è diventato “Il sottovalutato”. O, almeno, è questo il succo delle ultime dichiarazioni rilasciate dal procuratore del terzino portoghese, Mario Giuffredi. Già, perché secondo il parere di quest’ultimo, infatti, il buon Mario Rui, sin qui, sarebbe stato utilizzato poco e male dal tecnico del Napoli, Rudi Garcia. Non ci addentreremo nelle schermaglie – a volte fisiologiche – che spesso avvengono nel (normale) gioco delle parti fra procuratori, tecnici, presidenti, calciatori. Ci limitiamo semplicemente a sottolineare di come, ultimamente, l’ambiente azzurro sia diventato così ricco di colpi di scena da fare quasi invidia ad alcune serie molto in voga su Netflix e sulle piattaforme di streaming in generale.
E proviamo ad immedesimarci pure nei panni del Rudi francese, al quale, negli ultimi tempi, fischieranno le orecchie – come avviene solo dopo un concerto dei Metallica – per quante volte viene nominato (invano?) o messo sotto esame. Eppure la gara con il Real è stata una di quelle partite in cui la sconfitta può valere come una vittoria. Non per il risultato in sé, ovviamente. E nemmeno per una specie di sindrome da provinciale in cui ci si accontenta di aver fatto bella figura con quelli più blasonati. Assolutamente. Il vero, concreto risvolto positivo della serata di Champions, è stato quello di aver messo in difficoltà, per buona parte del match, lo squadrone di Carletto Ancelotti.
Del resto, ci sarà pure un motivo se a Napoli, fra un calcio e l’altro ai Super Santos dei vicoli, si usa il Real Madrid come termine massimo di paragone, o no? La Storia non mente. E nemmeno l’espressione soddisfatta (perché sapeva di aver battuto un grande avversario) del brasiliano Vinicius quando è stato sostituito. Un dettaglio non da poco. Tra l’altro, non ce ne voglia Giuffredi, ma Olivera, soprattutto nella ripresa, è stato fra i più incisivi in assoluto.
Ora, però, il Real va accantonato. Domenica sera, al “Maradona”, il Napoli scenderà in campo contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Sì, quel Vincenzo Italiano. Uno dei tanti nomi che in estate erano stati accostati alla panchina azzurra per il dopo Spalletti. I Viola sono una compagine tosta e ben allenata. Pregna di quell’entusiasmo maturato grazie all’ottimo avvio di stagione. Riuscire a spuntarla, non sarà facile.
Il Napoli, però, è in netta ripresa. Le gare disputate contro Udinese, Lecce e Real Madrid, hanno raccontato di una squadra più consapevole dei propri mezzi e, soprattutto, di un gruppo che si è ritrovato intorno ad alcuni dei suoi elementi chiave. Kvara e Zielinski su tutti. E se si riaccende pure l’entusiasmo del pubblico (che, ricordiamolo, ha applaudito Di Lorenzo e compagni al termine della sfida contro i galacticos), nulla è precluso. Le milanesi sono avvisate.
Su questa Terra dal 1987. Giornalista Pubblicista dal settembre 2009. Amo tutto ciò che ha a che fare con la comunicazione. Il mio motto è “La Musica a chi la sa vedere”, nell’arte e nella vita di tutti i giorni.