Kvaratskhelia candidato a giocatore del mese
Kvaratskhelia nell’elenco dei 6 candidati
Come riportato oggi dal Mattino e dai principali organi di informazione, c’è anche Khvicha Kvaratskhelia tra i candidati al riconoscimento di “Giocatore del mese” della Serie A per il mese di ottobre.
Il georgiano è tornato a far sgranare gli occhi a tutti, tifosi ed addetti ai lavori, inanellando una serie di prestazioni ( sia contro il Verona in cui ha segnato che contro il Milan) che sono dello stesso livello di quelle mostrate nello scorso campionato e per questo è in nomination insieme ad altri colleghi di altre squadre per essere eletto calciatore del mese.
Tra gli avversari figurano, tra gli altri, Orsolini, Pulisic , Matias Soulè, Bremer e Lautaro Martinez.
La sfrontatezza
Il talento partenopeo ha portato nel nostro campionato una freschezza ed una sfrontatezza che da un pò di tempo mancava, ed insieme a lui cresce il numero di giocatori che si propongono e che eccellono nell’arte del dribbling, tra cui ad esempio possiamo ricordare Soulè e Gudmundson.
Era da anni, dai tempi di Franco Causio e Claudio Sala, solo per citarne un paio che hanno contrassegnato un’epoca, che nel nostro campionato latitavano giocatori del genere.
L’investitura
E non è senz’altro un caso se parole di elogio per l’atleta georgiano arrivano proprio da un campione del passato come Claudio Sala che, negli anni sessanta, proprio per questa sua abilità veniva apostrofato come “il poeta del goal”. L’ex giocatore ha parlato di Kvaratskhelia in una intervista rilasciata oggi al quotidiano La Repubblica.
Parlando di come stia tornando di moda il dribbling, egli ha detto “Era ora. Tutto ricominciò quando il Bayern mise Robben e Ribery sulle fasce ma con il piede invertito: il destro a sinistra ed il sinistro a destra. Il Napoli ha vinto lo scudetto con quattro esterni di cui uno, Kvara, formidabile“.
Ed ancora, riferendosi al campione azzurro, ha continuato ” Mi assomiglia tanto. Ha due piedi identici ed è immarcabile. Ma, rispetto a me, tira e segna di più! Lui poteva benissimo giocare nella nostra epoca d’oro”
Non è un caso d’altronde se, tra gli altri, il georgiano lo hanno in tanti paragonato anche a George Best.