Paolo Palermo: De Laurentiis è un grande imprenditore, ma il calcio è una materia diversa
A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Paolo Palermo, agente sportivo
“Un ricordo di Antonio Juliano? Ne ho tanti, perché quando era il capitano del Napoli, facevo il raccattapalle. Ho tante foto con lui, ne facevo sempre. Poi ho conosciuto suo figlio Andrea. Stamattina ho chiamato Montefusco per sapere dove si svolgessero i funerali. È stato un grande giocatore e un grande direttore che non hanno fatto lavorare come voleva. Nel Napoli di oggi servirebbe uno come Juliano sia come direttore che come giocatore.
Purtroppo il Napoli, contrariamente a quanto dice il presidente, è dei napoletani. Ho ancora una buona dose di fiducia. Lo scudetto di quest’anno doveva essere un punto di partenza. Con questo allenatore potevamo vincere altri 3/4 scudetti per l’atmosfera che si era creata.
De Laurentiis è un grande imprenditore, lo ammiro, ma il calcio è una materia diversa. Sarebbe stato meglio prendere uno dei migliori direttori sportivi d’Italia.
Non conosco De Laurentiis personalmente. Quando parlo dentro le mie parole c’è una buona dose di tifoso. Noi siamo contenti della forza e dell’abilità di De Laurentiis. Proprio perché è così forte dovrebbe trovare le persone giuste e guidare da dietro la sua azienda. Però, mi sembra che abbia sempre paura di qualcuno e voglia fare tutto lui.
Mazzarri? Credo che sia il candidato ad essere riconfermato perché sta facendo abbastanza bene. Ha ricompattato l’ambiente e non è l’ultimo arrivato. Tolti Kvaratskhelia e Politano, il Napoli ha tutti calciatori con i quali può fare il 3-5-2. Io penso che a breve avremo anche un mezzo problema Anguissa, ho avuto una soffiata sulla Juve che lo sta corteggiando. Anche Kvaratskhelia ha altri anni di contratto, ma va cambiato il suo contratto perché altrimenti hai un giocatore scontento.
Gli errori di Kvaratskhelia?
il 70/80% degli errori derivano dal contratto. Non lo fa di proposito, ma non è sereno. Gli avversari lo doppiano, lo triplicano. Deve cambiare atteggiamento. Il fatto che lui guadagni così poco rispetto al valore dimostrato, lo fa stare in una situazione diversa. Parliamo di un ragazzo di 22 anni. Per quello che guadagna Kvaratskhelia glielo puoi alzare lo stipendio, merita di guadagnare di più rispetto ad adesso.
Io scovai Zapata e il Napoli lo pagò 3 volte più di quanto glielo avrei fatto pagare io. I nomi dei calciatori non si fanno perché dopo vanno per i loro canali. Quando proposi Romero al Napoli, aveva 18 anni, magari mi hanno un po’ snobbato”.