Avv. Grassani: “Caso Osimhen e falso in bilancio? Serve calma”
.NAPOLI – Mattia Grassani, avvocato specializzato in diritto sportivo, che spesso segue il Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss Napoli ne corso di “Radio Goal” sul rinvio a giudizio per il presidente De Laurentuiis.
Avv. Grassani: “Caso Osimhen e falso in bilancio? Serve calma, vi spiego la situazione
Aurelio De Laurentiis dunque, è indagato con l’accusa di falso in bilancio per la questione dell’acquisto di Victor Osimhen. I magistrati della Procura di Roma hanno chiuso l’indagine nei confronti del presidente del Napoli. Anche la SSC Napoli è coinvolta nel procedimento, con l’atto di chiusura delle indagini. Atto che, è stato notificato anche agli altri indagati. Si tratta nella fattispecie, dei membri del Consiglio di amministrazione che era in carica all’epoca dei fatti. Il procuratore federale chiederà gli atti alla Procura di Roma.
Ricordiamo per dovere di cronaca che, che nel 2020 il Napoli pagò 71,2 milioni di euro Osimhen, ma nella valutazione figurarono anche con cifre elevate dei calciatori che poi sono quasi scomparsi. Ecco allora le parole del legale di fiducia della SSC Napoli:
«Il caso Osimhen e il falso in bilancio? Non sono a conoscenza di tutto ciò quindi non posso confermare e non posso smentire. Posso dire che ove fosse vera la notizia e quindi la Procura della Repubblica avesse chiuso le indagini ritenendo sussistenti le ipotesi di reato si tratterebbe esclusivamente della posizione dell’accusa in ambito penale tutta da verificare e da contrastare in un dibattimento».
«Sotto il profilo sportivo gli stessi giocatori avevano portato a un esito diametralmente opposto. Ossia, quello del proscioglimento del club e dei dirigenti che hanno collaborato e contribuito a determinare l’operazione Osimhen».
«Quindi occorre predicare calma, prudenza. Un avviso di conclusione delle indagini significa che soltanto un tassello di un puzzle molto più grande è stato collocato in una scacchiera che mancano ancora degli elementi fondamentali. E quindi – conclude l’Avv. Grassani – di una difesa della società e dei suoi dirigenti, di una valutazione da parte del GIP gup ecc…».
L’ACCUSA
Vediamo più da vicino cosa viene contestato al presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. I pm romani, Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, dopo l’invio degli atti da parte dei pm partenopei, è di falso in bilancio. Il procedimento è legato alle presunte plusvalenze fittizie sull’acquisto di Victor Osimhen nel 2020.
L’INDAGINE
Da oltre un anno la Procura di Napoli, che ha avviato le indagini, aveva iscritto De Laurentiis nel registro degli indagati, insieme alla moglie e a due figli, componenti del consiglio di amministrazione e ha provveduto ad effettuare perquisizioni tra Napoli, Roma e Lille. L’attaccante nigeriano fu acquistato per 70 milioni, più 10 milioni di bonus. Nell’operazione furono inseriti 4 tesserati del Napoli valutazioni che secondo gli inquirenti sarebbero state fuori mercato: Palmieri, 7 milioni; il portiere Karnezis, 4.8 milioni; Manzi, 4 milioni e Liguori, 4 milioni. Nessuno di questi calciatori è stato impiegato dal club francese. In particolare i tre ragazzi del vivaio sono rimasti a giocare in prestito in Italia e oggi militano nelle categorie minori del calcio italiano.
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“Scrivo di calcio da oltre mezzo secolo. Molti che scrivono usano tranquillamente i modi miei ma non se ne accorgono affatto; vedono il calcio con occhi miei ma si guardano bene dall’essermi riconoscenti.” (Cit. Gianni Brera)